Il turismo in Sicilia sembra seguire una traiettoria positiva per il 2024, con quasi due milioni di turisti stranieri che hanno scelto l’isola come destinazione, facendola salire al settimo posto tra le mete preferite. Sono infatti quasi 6 milioni i visitatori che hanno soggiornato nell’isola per un totale di 26 milioni di notti, un vero e proprio boom che emerge dai dati di Bankitalia. Da oggi e fino a domenica, inizia la 27esima edizione di Travelexpo, evento che celebra il turismo in Sicilia e si aprirà alle 11 con una cerimonia di inaugurazione coordinata da Toti Piscopo.
Il dato però appare contrastante rispetto a quanto affermato recentemente dai gestori delle strutture ricettive agrigentine (Agrigento Capitale, e il turismo sta a guardare), che hanno riferito di una situazione ben diversa, con una percentuale di occupazione inferiore alle aspettative. La loro testimonianza parla infatti di una domanda più contenuta rispetto ai numeri comunicati ufficialmente, con tassi di occupazione che non riflettono appieno il tanto atteso “boom” turistico.
A confermare la crescita turistica è l’assessore regionale Elvira Amata, intervenuta durante la presentazione del festival Borghi dei Tesori. «Nel 2024 abbiamo registrato 22 milioni di presenze turistiche, con un incremento significativo della percentuale di turisti stranieri», ha dichiarato Amata. La Sicilia continua a essere una meta preferita, soprattutto fuori stagione, con picchi di presenze nei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile, che dimostrano una crescente propensione dei visitatori a scegliere la Sicilia anche in periodi non di alta stagione.
Proprio ad aprile ha preso il via il festival Borghi dei Tesori, un evento che celebra il fascino dei piccoli borghi siciliani, quest’anno alla sua quinta edizione, organizzato dalla catena alberghiera Mangia’s. Il festival è stato presentato ieri al Grand Hotel et des Palmes di Palermo, alla presenza dell’assessore al Turismo e del presidente della Fondazione Sicilia, Maria Concetta Di Natale. La manifestazione coinvolgerà 38 piccoli centri siciliani, trasformandoli in luoghi da scoprire per il turismo, tra storia, arte e bellezza. Un’occasione unica per riscoprire il patrimonio siciliano, con la partecipazione di turisti che possono esplorare la Sicilia più autentica.
Quest’anno, in particolare, i borghi siciliani sono protagonisti di un nuovo formato: i tre weekend di aprile, durante i ponti primaverili, offriranno diverse esperienze, tra cui un’anteprima del festival a Collesano e a Licosia Eubea, con eventi dedicati alla Settimana Santa e ai riti pasquali.
Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori, ha sottolineato l’importanza del progetto che punta a costruire una destinazione turistica integrata, sostenibile e legata ai piccoli comuni. Un’idea che si traduce in un’ulteriore valorizzazione del territorio siciliano, con un connubio tra tradizione e modernità.
Se da una parte i dati ufficiali parlano di numeri in crescita, la realtà di chi gestisce le strutture ricettive agrigentine sembra essere più sfumata, con una percezione di un mercato ancora in fase di consolidamento, lontano dal pieno boom che molti speravano di vivere. La sfida per l’industria turistica siciliana sarà quella di riuscire a sostenere la domanda in crescita e trasformare questa apparente discrepanza tra i dati ufficiali e le testimonianze locali in una reale opportunità di sviluppo per tutti.
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