AgrigentoOggi
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
AgrigentoOggi
No Result
View All Result

Home » Chiesa » Papa Francesco e Agrigento: un legame di accoglienza e fratellanza

Papa Francesco e Agrigento: un legame di accoglienza e fratellanza

Elio Di Bella Di Elio Di Bella
22 Aprile 2025
in Chiesa, top2
Share on FacebookShare on Twitter

Papa Francesco ha intessuto con Agrigento e la sua diocesi un rapporto significativo, caratterizzato da un’attenzione particolare alle tematiche dell’accoglienza e della solidarietà verso i più deboli. La sua presenza, fisica e spirituale, ha lasciato un’impronta profonda nel territorio agrigentino, segnando un capitolo importante del suo pontificato e della storia della Chiesa locale.

L’8 luglio 2013, a soli cinque mesi dalla sua elezione, Papa Francesco scelse Lampedusa come meta del suo primo viaggio apostolico fuori dalla Diocesi di Roma. Questa scelta, simbolicamente potente, manifestava fin da subito le priorità del suo pontificato e il suo desiderio di stare vicino agli ultimi.

“Ho sentito che dovevo andare, mi avevano toccato e commosso le notizie sui migranti morti in mare, inabissati. Bambini, donne, giovani uomini… Una tragedia straziante”, spiegò il Pontefice in un’intervista che apre il libro ‘In viaggio’ del giornalista Andrea Tornielli. Durante la visita, immagini come la corona di fiori gettata in mare di fronte a Porta d’Europa in memoria dei migranti annegati e l’incontro con alcuni migranti accolti a Favarolo rimasero impresse nella memoria collettiva degli agrigentini e dei lampedusani.

A dieci anni da quel viaggio storico, in un messaggio commemorativo, Papa Francesco scrisse: “In questi giorni in cui stiamo assistendo al ripetersi di gravi tragedie nel Mediterraneo, siamo scossi dalle stragi silenziose davanti alle quali ancora si rimane inermi e attoniti. La morte di innocenti, principalmente bambini, in cerca di una esistenza più serena, lontano da guerre e violenze, è un grido doloroso e assordante che non può lasciarci indifferenti”.

Il legame tra Papa Francesco e la Chiesa di Agrigento si è concretizzato anche attraverso le relazioni personali con il clero locale. Particolarmente significativo è stato il rapporto con il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo emerito di Agrigento, che ha condiviso con il Pontefice l’impegno nell’accoglienza dei migranti.

Nel 2018, Papa Francesco incontrò i seminaristi del Seminario Arcivescovile di Agrigento in un’udienza privata in Vaticano. Durante quest’incontro, il Papa parlò a braccio e consegnò loro un discorso incentrato sui discepoli di Emmaus, evidenziando l’importanza del dialogo con il vescovo: “Il vescovo deve conoscervi così come siete: ognuno ha la propria personalità, il proprio modo di sentire, il proprio modo di pensare, le proprie virtù, i propri difetti… Il vescovo è padre: è padre che aiuta a crescere, è padre che prepara per la missione”.

Un segno tangibile della stima di Papa Francesco verso il clero agrigentino è stata la nomina, nel maggio 2022, di don Baldassarre (Baldo) Reina, nato a San Giovanni Gemini nella diocesi di Agrigento, a vescovo ausiliare di Roma e la creazione a cardinale nel concistoro del 7 dicembre successivo. Don Reina, che era stato rettore del Seminario Maggiore di Agrigento dal 2013 al 2022, rappresenta un ponte simbolico tra la Chiesa di Roma e quella agrigentina.

Papa Francesco ha più volte espresso il suo apprezzamento per l’impegno di Agrigento nell’accoglienza e integrazione dei migranti. Durante l’Angelus del 4 febbraio 2018, rivolto alla delegazione di Agrigento presente in Piazza San Pietro per la candidatura della città a “Capitale italiana della cultura 2020”, il Pontefice disse: “Alla rappresentanza della città di Agrigento esprimo apprezzamento per l’impegno di accoglienza e integrazione dei migranti. Grazie, grazie per quello che fate”.

Il tema dell’accoglienza ha rappresentato un punto di convergenza tra il messaggio del Papa e l’operato della Diocesi agrigentina. Nel suo messaggio per la 108ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato del 2022, Papa Francesco ha sottolineato: “La storia ci insegna che il contributo dei migranti e dei rifugiati è stato fondamentale per la crescita sociale ed economica delle nostre società. E lo è anche oggi”. E ancora: “Gli stranieri non sono invasori e distruttori”, un messaggio che ha trovato terreno fertile nella comunità agrigentina, da sempre impegnata nell’accoglienza.

La Chiesa di Agrigento ha risposto con entusiasmo all’invito di Papa Francesco al cammino sinodale. Gli Istituti culturali diocesani – Museo, Archivio e Biblioteca – insieme alla Pastorale diocesana hanno contribuito a questo percorso con un progetto di valorizzazione della memoria storica dei Sinodi diocesani. Questa iniziativa dimostra come l’impulso dato dal Pontefice sia stato accolto e tradotto in azioni concrete dalla comunità ecclesiastica agrigentina.

Alla notizia della morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025, l’arcivescovo di Agrigento, mons. Alessandro Damiano, ha voluto sottolineare il legame speciale del Pontefice con la terra agrigentina: “Grati per il suo amore al Vangelo e per il suo servizio alla Chiesa, ricorderemo sempre il suo viaggio a Lampedusa, in terra agrigentina, per sensibilizzare il mondo sui temi dell’accoglienza e dell’attenzione ai poveri e ai migranti”.

Una veglia di preghiera è stata organizzata in Cattedrale per il 22 aprile 2025, testimoniando l’affetto e la gratitudine della comunità diocesana verso un Papa che aveva scelto proprio una porzione della loro diocesi per lanciare al mondo un messaggio di fraternità e solidarietà.

Il rapporto tra Papa Francesco e Agrigento si è caratterizzato per una profonda sintonia sui temi dell’accoglienza, della solidarietà e dell’attenzione agli ultimi. Da quel primo viaggio a Lampedusa nel 2013, il Pontefice ha mantenuto uno sguardo attento e affettuoso verso questa terra e la sua Chiesa, riconoscendone l’impegno nell’accoglienza dei migranti e valorizzandone il clero e le iniziative pastorali.

Questo legame, che ha attraversato l’intero pontificato di Francesco, ha contribuito a rafforzare nella comunità agrigentina la consapevolezza della propria missione di accoglienza e la determinazione a proseguire su questa strada, anche come eredità spirituale di un Papa che ha visto in questa terra un esempio concreto di quella “cultura dell’incontro” che ha sempre promosso con tanto vigore.

Foto Massimo Palamneghi: Lampedusa, il primo abbraccio di Papa Francesco: un viaggio di dignità e speranza raccontato nelle foto di Massimo Palamenghi

Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp

Tags: papa francesco
Previous Post

Il Papa che ha toccato i cuori. Il primo pensiero fu per Lampedusa

Next Post

Cardinale Reina: la Chiesa perde un gigante

Testata iscritta al n.289 – Registro Stampa Tribunale di Agrigento in data 18 Settembre 2009 – Direttore Domenico Vecchio – P.I. 02574010845 – Copyright © 2009 – 2025 – [email protected] Iscrizione ROC n.19023

Per la tua pubblicità su agrigentooggi.it

Copyright © 2023

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025