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Home » Top » Il Papa che ha toccato i cuori. Il primo pensiero fu per Lampedusa

Il Papa che ha toccato i cuori. Il primo pensiero fu per Lampedusa

Domenico Vecchio Di Domenico Vecchio
21 Aprile 2025
in Top, Chiesa, Editoriali
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Papa Francesco è morto: il Papa che ha cambiato la Chiesa con amore e coraggio, nel giorno dell’Angelo e della Pasqua

Nel giorno in cui la Chiesa celebra l’Angelo che annuncia la Resurrezione di Cristo, Papa Francesco, che ha dedicato tutta la sua vita a diffondere il messaggio di amore, speranza e salvezza, è tornato alla casa del Padre. Alle ore 7:35 di questa mattina, il Vescovo di Roma ha lasciato questo mondo, lasciando un vuoto che nessuna parola potrà mai colmare.

Con profondo dolore, il cardinal Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, ha annunciato la sua morte, sottolineando l’incredibile eredità spirituale che il Papa ha lasciato dietro di sé. “La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua Chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio e amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”, ha dichiarato Farrell, riferendosi a un Papa che ha sempre messo al primo posto l’amore verso gli ultimi.

Papa Francesco ha segnato la storia della Chiesa con gesti di grande umanità e apertura. La sua prima uscita pubblica, da Papa, è stata proprio a Lampedusa, un atto simbolico che ha segnato profondamente il suo pontificato. Il 8 luglio 2013, il Papa giunse sull’isola siciliana per essere tra gli ultimi del mondo, per condannare le stragi di migranti e denunciare che il Mediterraneo era diventato il più grande cimitero all’aperto del nostro tempo. Un grido contro l’indifferenza che ha risuonato forte, mettendo in evidenza la tragedia del mare, dove centinaia di uomini, donne e bambini hanno perso la vita in cerca di un futuro migliore.

Francesco, visibilmente colpito da quei naufragi, celebrò una Messa in una piccola barca allestita al Campo sportivo Arena di Lampedusa. In quella Messa, il Papa parlò di una “spina nel cuore” che portava il dolore di tante vite spezzate e lo fece con parole che rimasero scolpite nella memoria di chi le ascoltò: “Nostri fratelli e sorelle cercavano un posto migliore per sé e le loro famiglie, ma hanno trovato la morte”, disse. E aggiunse: “Spesso coloro che cercano un futuro migliore non trovano comprensione, non trovano accoglienza, non trovano solidarietà”. Un gesto che ha risvegliato le coscienze e ha segnato la Chiesa in modo indelebile.

Bergoglio, con la sua semplicità, ha saputo restituire una nuova credibilità alla Chiesa, soprattutto nell’ascoltare e vivere il Vangelo. Ha incarnato una Chiesa che si è fatta vicina ai più deboli, una Chiesa che non aveva paura di scendere tra le periferie, di abbracciare gli ultimi, di mettersi in ascolto di chi vive ai margini della società. Il suo pontificato ha incarnato il vangelo di un Dio vicino a tutti, senza distinzione, a partire proprio da chi soffre. Questa visione ha dato nuova linfa e nuova forza alla missione della Chiesa, restituendo il suo ruolo di guida morale, di speranza e di accoglienza per l’umanità intera.

In questo contesto, a sottolineare la sua vicinanza alle periferie, il Papa nominò cardinale l’allora arcivescovo di Agrigento, Don Franco Montenegro, segno di un continuo riconoscimento per chi, come lui, ha messo al centro della propria vita la cura dei più vulnerabili. Successivamente, un altro segno di fiducia e valorizzazione nei confronti di figure di spicco della Chiesa è stato l’incarico conferito a Don Baldo Reina, che, dopo essere stato nominato vescovo, venne consacrato cardinale.

Monsignor Reina, noto per il suo lungo servizio nella Diocesi di Agrigento, è stato scelto dal Papa come Vicegerente della Diocesi di Roma il 8 dicembre 2022, festa dell’Immacolata. Un cammino che è iniziato il 29 giugno 2022 con la sua consacrazione vescovile e che, nel corso degli anni, lo ha portato a ricoprire ruoli di responsabilità sempre più significativi.

La Chiesa e il mondo intero piangono la scomparsa di un Papa che ha saputo toccare i cuori di tutti con il suo messaggio di pace, di amore verso l’umanità e di incrollabile speranza. La sua figura, simbolo di rinnovamento, umiltà e attenzione ai più bisognosi, lascia un’eredità che non sarà mai dimenticata.

Eppure, Agrigento, che tanto ha ricevuto dalla Chiesa di Papa Francesco, non può fare a meno di ricordare anche un altro grande Papa, Giovanni Paolo II, che nel 1993, durante la sua visita alla città, pronunciò una frase che oggi, purtroppo, suona ancora più profetica: “Che sia Concordia”. Un invito alla pace, alla solidarietà e all’unità, che oggi appare come una chiamata inascoltata, ma che resta un faro di speranza e di impegno per il futuro.

Papa: Jorge Mario Bergoglio, il Pontefice venuto ‘dalla fine del mondo’ che ha cambiato la Chiesa

Città del Vaticano (Vaticano), 21 apr. (LaPresse) – Jorge Mario Bergoglio nasce il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires, figlio di emigranti piemontesi, una circostanza che segnerà profondamente il suo magistero. Inizia il suo percorso con il diploma come tecnico chimico. “A 17 anni – raccontava spesso nel corso del suo Pontificato – ero uno studente e lavoravo, avevo i miei progetti. Non pensavo affatto di diventare sacerdote, ma un giorno entrai in parrocchia e lì c’era Dio, ad aspettarmi”. Da quel momento, la sua vita prese una direzione che lo avrebbe portato a diventare l’erede di Pietro.

L’11 marzo 1958, inizia il noviziato nei Gesuiti. Dopo aver studiato umanistica in Cile, nel 1963, Bergoglio torna in Argentina e si laurea in filosofia al collegio San Giuseppe di San Miguel. Fra il 1964 e il 1965, è professore di letteratura e psicologia nel collegio dell’Immacolata di Santa Fé. Dal 1967 al 1970 studia teologia e si laurea sempre al collegio San Giuseppe. Il 13 dicembre 1969 è ordinato sacerdote dall’arcivescovo Ramón José Castellano. Il 31 luglio 1973 viene nominato provinciale dei gesuiti dell’Argentina. Negli anni ’80, Bergoglio vive in Germania, e la sua formazione internazionale e la sua profonda spiritualità gli permetteranno di sviluppare una visione moderna e inclusiva della Chiesa.

Un Papa che è stato definito “venuto dalla fine del mondo” per la sua provenienza e per la sua umiltà, ma che ha cambiato la Chiesa con il suo messaggio di apertura, rinnovamento e vicinanza ai poveri.

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