Massiccia partecipazione al corteo contro la cattiva gestione idrica, promosso dalle associazioni locali e con la presenza dell’arcivescovo di Agrigento.

Tutto si può dire ma non che gli agrigentini non rispondano per far valere i propri diritti. Lo hanno fatto diverse volte negli ultimi tempi e sono tornati a farlo questa mattina: sono scesi in piazza per alzare la voce e chiedere quella che dovrebbe essere la “normalità”: avere l’acqua nelle case, sempre. E’ stata massiccia la partecipazione al corteo aperto da un grande striscione con l’hashtag #VOGLIAMOLACQUA. In testa il cartello sociale, le associazioni del territorio che hanno promosso l’iniziativa contro quella che viene definita “una cattiva gestione idrica”. Il corteo, a cui ha preso parte anche l’arcivescovo di Agrigento, mons. Alessandro Damiano, è partito da Porta di Ponte e, attraversando la via Atenea, è giunto fino a piazza Pirandello, sede del Comune di Agrigento. Ad assistere al corteo anche alcuni turisti “increduli”.
“Una crisi annunciata- dice il cartello sociale- che già produce i suoi effetti negativi e che fa intravedere i presupposti per una stagione estiva condizionata da turni di distribuzione che sembravano solo un ricordo del passato, con conseguenze pesantissime per le famiglie, per le campagne e per le attività produttive.” L’intento della mobilitazione e’ stimolare le istituzioni locali affinché si possano intraprendere quelle iniziative che possono fronteggiare l’attuale crisi e mettere in campo una progettualità che prenda atto dei cambiamenti climatici, cercando di prevenirne gli effetti.
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