La terrazza degli dei, la cucina, i dolci e il tempio…
Lo chef Gambuzza e le sue «opere» più deliziose
Cenare a un soffio di un tempio greco e sfiorarlo con un dito. Un’emozione che solo Villa Athena può dare. La Terrazza degli dei, il suggestivo ristorante dell’Hotel incastonato nella valle è l’unica al mondo dove puoi farlo. Non appena ti siedi al tavolo, davanti a te 2500 anni di storia. Il tempio della Concordia in tutto il tuo splendore sembra essere acceso per te e ti lascia senza fiato. Lo stile e l’eleganza del ristorante del prestigioso hotel di Agrigento, immerso tra gli ulivi del Parco archeologico della Valle dei Templi, poi fanno da perfetta cornice alla magnificenza delle colonne doriche che da millenni mostrano il loro fascino ai visitatori di tutto il mondo.
La mise en place è ricercata e di gran classe. Di particolare effetto la leggerezza e la trasparenza dei segnaposto e i poggiapane in vetro, esclusivamente realizzati per questo albergo a cinque stelle da un maestro artigiano modicano. Qui, niente è lasciato al caso. Un servizio impeccabile con un maitre, Pietro Amato perfetta guida nell’incredibile viaggio tra i sapori della raffinata cucina dello chefSalvatore Gambuzza, professionista di grandi qualità umane, con una personalità forte e un sogno nel cassetto, vedere ad Agrigento la prima stella Michelin. Il personale è preparato e il servizio in perfetta sintonia con lo stile impresso dal direttore Roberto Principato. I dettagli sono esaltati dalle note del pianoforte del Maestro Salvatore Galante (GUARDA IL VIDEO).
Il pane caldo e i grissini preparati dal team Gambuzza, connubio perfetto con l’olio di oliva biologico frutto degli ulivi secolari della Valle dei templi e imbottigliato con marchio Villa Athena, quasi fosse un prezioso parfum de Paris, ti risvegliano i sensi e ti preparano ad un susseguirsi di gusto, colore e profumi.
La carta è ricercata e il menù ricco. In attesa che Michelin si decida ad assegnare la prima e meritata stella, abbiamo scelto pesce e lo chef ci ha proposto un tortino di patate e gambero rosso come antipasto. Insieme a un crudo di mare e una raffinata insalata di astice i cui sapori sono esaltati dall’abbinamento con frutta esotica e gelato ed esprimono tutto il gusto e la freschezza della materia prima.
Sorprendente lo gnocco di melanzane con frutti di mare e il risotto mantecato con burro di capra (rigorosamente girgentana) e vaniglia con gambero rosso e con una spolverata di caffè che gli conferisce un sapore intenso ed interessante. La spigola, mai banale, che fa il suo ingresso dentro uno scrigno di crosta di sale ed accompagnata da verdure di stagione grigliate è una delizia per gli occhi e per il palato. Durante la cena, proposta azzeccatissima del Maitre Amato, sorseggiamo un nerello mascalese del Feudo Montoni, un vino biologico di ottimo livello, frutto del raccolto del 2015 dei vigneti di Cammarata.
E’ il momento del dessert, se in cucina la fantasia gioca un ruolo fondamentale, la pasticceria ha bisogno anzitutto di precisione scientifica. Nella preparazione di un dolce, le quantità devono essere precise, così come la successione degli ingredienti o la temperatura del forno. Chi desidera avvicinarsi al mondo della pasticceria deve possedere un metodo e il maestro pasticcere Francesco Todaro di Siculiana, ci propone una strepitosa tartelletta sablè con crema e gelato ai frutti rossi ed una mousse di cioccolato bianco con cuore di mandarino e litchi. A chiudere la cena un passito Malvasia che sorseggiamo a bordo piscina in un giardino che si affaccia sulla via sacra e nonostante quei templi siano lì da sempre, restiamo incantati dallo scenario che si apre davanti agli occhi. Un luogo unico al mondo, riservato non solo agli ospiti dell’albergo, ma con la possibilità di prenotare anche ai clienti esterni.