Il 9 giugno di questa estate veniva disposta la chiusura urgente della Via San Vito, nel tratto compreso tra l’Hotel Belvedere e via Cicerone. Il primo pezzo dell’importante e centrale arteria cittadina veniva sbarrato con delle tavole per paura di un crollo del muro tufaceo che sostiene i campetti del circolo Tennis. Da allora sono passati ben 77 giorni, fatti di disagi, scarsi controlli e tanta esasperazione da parte dei residenti di uno dei quartieri considerati più in della città. In questa zona ci sono attività commerciali, uffici importanti come la sede provinciale dell’Istituto Nazionale Pensionistico, studi medici e tante altre attività imprenditoriali e professionali. Commercianti e residenti del quartiere sono adesso sul piede di guerra per la chiusura prolungata della strada. “Stiamo registrando diversi disagi – dicono i residenti che rivolgono un appello pressante alla riapertura – se già in estate con il quartiere svuotato per le vacanze ci sono stati problemi di viabilità non osiamo immaginare cosa accadrà quando riapriranno le scuole e gli uffici pubblici entreranno a regime”, concludono i cittadini che nel pomeriggio di martedì 24 agosto hanno tenuto un sit-in nei pressi della parrocchia del Santissimo Crocifisso, cuore del quartiere. Tra gli altri presente anche il parroco don Melchiorre Vutera e il giornalista Salvatore Pezzino.
Per il sindaco Franco Miccichè la riapertura è ormai imminente. “Voglio avere tutte le carte a posto – dice il primo cittadino – prima di annunciare la riapertura a carreggiata ridotta. In questi mesi sono stati fatti i sondaggi sulla parete ed è stato predisposto un progetto per contenere eventuale caduta massi. Entro questa settimana consegneremo i lavori ed all’inizio della prossima la strada verrà riaperta con una riduzione della carreggiata”.
Il sindaco si rivolge poi ai residenti. “Sapevano – dice Franco Miccichè – che già lo scorso 14 luglio avevamo affidato ad una impresa specializzata le attività di sondaggio sul muro sottostante il circolo Tennis, interessato dal rischio cedimenti. A sondaggi conclusi, avremmo redatto un progetto di consolidamento affidando i lavori e avvalendoci della Protezione civile regionale. Prevedo che entro un mese e mezzo il tutto sarà concluso”.
Sulla vicenda è intervenuto a più riprese anche il rappresentante di Codacons Giuseppe Di Rosa che ha perfino attivato un countdown (conto alla rovescia) per scandire i tempi della riapertura della strada.
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