Ancora una libreria che chiude i battenti. Cessa definitivamente l’attività, la storica Libreria delle Paoline e scompare, così, un altro “pezzo” della via Atenea. La notizia della chiusura e del relativo licenziamento dei due dipendenti in forza alla società delle Paoline, è stata comunicata dalla direzione generale dell’Istituto, la Pia Società Figlie di San Paolo. La libreria, in funzione nella vecchia Girgenti fin dal 1930, dapprima in piazza Sinatra e poi nella sede di via Atenea, (dove un tempo alloggiava anche la comunità delle religiose) è sempre stata al centro dell’animazione culturale della città. La libreria era stata aperta proprio come punto di partenza per la missione itinerante nelle parrocchie del territorio, da parte delle Figlie di San Paolo, promuovendo pubblicazioni di spiritualità e di cultura varia. Negli Anni Cinquanta, dopo vari traslochi la libreria delle Paoline venne collocata nell’attuale sede di via Atenea assieme all’agenzia San Paolo Film. Qui conobbe un periodo di grande sviluppo anche per la richiesta continua da parte della Chiesa locale di animare le varie “Settimane catechistiche” e le “Settimane del Vangelo”. Nella libreria è possibile trovare non solo libri religiosi, ma anche testi di narrativa, politica, storia, filosofia, sociologia, psicologia ed economia. Inoltre era attivo un settore per bambini e ragazzi, anche con cd e dvd. In passato i locali della libreria avevano ospitato importanti iniziative, dibattiti e incontri con autori su temi non solo a sfondo religioso. Nel 2012 però, a causa della mancanza di vocazioni, le suore della Comunità delle Figlie di San Paolo, avevano lasciato Agrigento, affidando la libreria ai commessi che l’hanno gestita con successo fino ad oggi, per conto dell’Istituto. Poco per volta però, la storica libreria, tra la crescente crisi dell’editoria e il calo dei lettori, è però andata finanziariamente in perdita, almeno secondo quanto afferma la direzione generale “e gli alti costi di gestione – come conferma suor Fernanda Di Monte, responsabile della Comunicazione – oggi non consentono più di mantenere il punto vendita di Agrigento. Non essendo più presenti all’interno della libreria le nostre suore che lavoravano per la comunità religiosa – continua suor Fernanda – il Gruppo Editoriale ha oggi difficoltà a sostenere il costo degli stipendi degli operatori laici”. La libreria dunque chiuderà tra alcune settimane, entro fine giugno assicurano dalla sede centrale di Roma, e i due dipendenti, una delle quali lavorava alle Paoline da trent’anni, dovranno trovarsi una differente occupazione. Già anni fa, la libreria, che godeva di ben quattro vetrine per l’esposizione dei volumi, tutte “affacciate” sulla via Atenea, aveva ridotto lo spazio, cedendo una parte delle vetrine al vicino negozio di abbigliamento. Adesso la notizia della chiusura che arriva come una mazzata. Qualche tempo fa, a chiudere i battenti era stata la libreria Mondadori che si trovava a pochi passi dalle Paoline. Senza contare che in tempi più recenti ha tirato giù le saracinesche un’altra libreria della città, quella di Gero Deleo che operava da tantissimi anni. In sostanza, di tre librerie esistenti, in via Atenea non ne rimane che una, l’unica rimasta in città se si esclude il punto vendita della Giunti al Centro Commerciale. Per quanto riguarda la libreria delle Paoline, differente sorte capita invece alla “consorella” di Caltanissetta della medesima “catena” delle Paoline, dove le due commesse, di fronte allo spettro della chiusura commerciale, hanno deciso di rilevare direttamente la libreria e di gestirla in proprio. Ad Agrigento invece questo non sarà possibile. “Quando una libreria chiude è sempre una brutta notizia – dice un vecchio adagio – e non solo perché i libri perdono sempre più spazio: ma perché quello spazio lo perdono anche le persone”. Purtroppo gli economisti sostengono che se una libreria chiude, “vuol dire che di quella libreria non ce n’è più bisogno: perché non c’è domanda o perché quella libreria non soddisfa abbastanza necessità”. Ma le necessità vanno di pari passo con la crescita culturale di una città e la chiusura di una libreria storica, come quella delle Paoline non fa certo bene ad una città che si appresta a rivestire il ruolo di Capitale Italiana della Cultura. LORENZO ROSSO
Antonio Barone, associazione Arci Jhon Beluschi. Una nota necessaria, di rammarico e tristezza: un pezzo di storia (quasi centenaria) di Agrigento che si chiude. Per molt*, accostare l’esperienza della Libreria delle “Paoline” a quella del Belushi potrà apparire un azzardo, dati gli orizzonti e gli obiettivi così diversi. Eppure, nel fare “rete” della nostra Associazione, alcune significative manifestazioni hanno avuto luogo proprio nella libreria di Via Atenea che, tra pochi giorni, chiuderà. Un ringraziamento a Concetta e Domenico che, in questi anni, si sono spesi per la Cultura nella nostra Città. (Nella foto, un evento organizzato insieme al Centro Culturale Pier Paolo Pasolini: la serata dedicata a Corto Maltese insieme allo scrittore e saggista Luca Raffelli).