Il medico agrigentino Angelo Territo, urologo nell’Ospedale Universitario Fundació Puigvert di Barcellona (Spagna), è stato nominato Direttore del Gruppo “Trapianto Renale” della YAU (Young Academic Urologists), ovvero la sezione dei Giovani Urologi Accademici dell’Associazione Europea di Urologia (EAU). Il gruppo si è formato nel luglio 2021 ed è stato promosso dallo stesso Territo, riunendo insieme giovani (under 40) esperti nel campo della trapiantologia renale, con curriculum scientifico impeccabile e provenienti da tutta Europa.
“In qualità di chirurgo urologo dedicato anche ai trapianti di rene, sono profondamento orgoglioso- dice il medico– di presiedere e coordinare tale gruppo di eccellenze provenienti da tutta Europa, con notevoli capacità chirurgiche e spiccata dedizione per la ricerca scientifica”.
Tra i principali obiettivi del gruppo vi è quello di coniugare l’ attività chirurgica con la ricerca scientifica che, saggiamente impiegata, si traduce in beneficio per i pazienti affetti da insufficienza renale cronica (in dialisi o in pre-dialisi) da sottoporre a trapianto di rene (da donatore cadavere o da vivente). Ovvero, enfatizzare il concetto di attività scientifica impiegata per migliorare la cura dei pazienti.
È una grande opportunità per il giovane medico di Licata che, a 35 anni, ha già dedicato gran parte della sua carriera professionale allo studio dei tumori urologici, alla chirurgia mininvasiva (laparoscopia e robotica) ed ai trapianti. Negli ultimi 4 anni, i risultati delle sue ricerche condotte presso la Fundació Puigvert sono stati pubblicati su riviste internazionali tra le più prestigiose e scientificamente rigorose. Tra i suoi ultimi traguardi: nel marzo del 2020, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca con il massimo dei voti e la lode nell’ambito di un dottorato di ricerca (Ph.D) internazionale. Nel giungo 2021, ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale italiana come professore associato. Angelo Territo con una frase di Isaac Newton: “Se ho visto più lontano, ho potuto farlo stando in piedi sulle spalle dei giganti”, con chiaro ringraziamento per gli insegnamenti del suo mentore, il dottore Breda.