È fuga dal Consorzio universitario agrigentino. Calano le iscrizioni visto che il Polo è rimasto quasi senza corsi accademici. Ma il trend negativo si evince dall’analisi dei dati ricavabili dall’anagrafe studentesca del Ministero per l’istruzione e l’università e la ricerca. «Tra l’anno accademico 2006 e quello 2016 complessivamente, si sono immatricolati nelle università sia pubbliche che parificate 300 persone in meno tra quelle residenti ad Agrigento. Se 10 anni fa gli immatricolati, quindi gli iscritti per il primo anno, erano stati 2.648, lo scorso anno accademico si è chiuso a quota 2.348. I dati sono ancora più evidenti se guardiamo al complessivo degli iscritti all’università intesi nella loro totalità: nel 2006 erano 9.836 contro i soli 7.713 che risultano iscritti nel 2016. La stragrande maggioranza sono ovviamente tutti agrigentini che frequentavano i corsi palermitani. Se in termini di immatricolazioni si è passati dai 1595 del 2006/2007 ai 795 del 2016/2017, in termini di iscritti il calo è stato di oltre 2100 unità: da 9.836 a 7.713. Una vera e propria emorragia». In crescita, invece, sono università più vicine ad Agrigento, come ad esempio Kore, che ha visto aumentare gli iscritti dai 60 de 2006 ai 795 del 2016. Proprio con l’università ennese il Cua sembra interessato a stringere accordi per il futuro, che agevolano però soprattutto Kore, la quale intercetterebbe direttamente alla fonte uno dei flussi di iscritti più importanti. Intanto il Ministero dell’istruzione e della ricerca ha autorizzato ufficialmente il nuovo corso di Laurea di Scienze della Mediazione Linguistica istituito presso il Consorzio universitario di Agrigento. Con il decreto ministeriale è stato definitivamente approvato il corso di Laurea Classe L12 che partirà dal prossimo mese di settembre e per il quale sono già aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2018/2019. Presso il Consorzio universitario, il cui ruolo in questo caso si limita però alla concessione di alcuni locali della sede di via Quartararo è in dirittura di arrivo l’attivazione di aule remote dell’Università statale Rumena Dunarea de Jos con tre corsi di laurea nel campo dell’ ingegneria agroalimentare. Saranno corsi autogestiti ed autofinanziati direttamente dall’Università Dunarea. I primi sopralluoghi tecnici per rendere operative le aule e i laboratori dovrebbero iniziare tra qualche giorno e la sede dei corsi sarà quella attuale di via Quartararo, a Calcarelle. Obiettivo sarebbe l’avvio di un corso in Ingegneria Agroalimentare triennale, con tre specializzazioni biennali . Ma il progetto dell’università l’università romena è ancor più radicato nel territorio. L’obiettivo è quello di creare una partnership con le aziende locali, provinciali: imprese che si occupano di olio, vino, ma anche della raccolta e trasformazione degli agrumi ed anche con imprese ittico-conserviere.