Una falesia di pietra calcarea bianca a picco sul mare da cui si gode un panorama mozzafiato: per la Scala dei Turchi di Realmonte è pronta un’azione di rilancio. Si potrà tornare a fare un selfie, prendere il sole, ad essere visitata anche da personaggi del mondo dello spettacolo e non solo, e perché no tuffarsi nell’azzurro mare come si faceva un tempo. Via le barriere? Ci siamo quasi. Il Comune di Realmonte ha presentato l’istanza per la riapertura. La marna bianca è da sempre stata meta del turismo internazionale, amata da Camilleri, che era di queste parti, resa celebre dal grande cinema, narrata da Giuseppe Tornatore in ‘Malena’ e da Pif in “In guerra per amore”, cantata da Colapesce e Di Martino in ‘Luna araba’, per la Scala dei Turchi è pronta un’azione di rilancio. “Siamo alle battute finali – dice il sindaco, Sabrina Lattuca-. Abbiamo inviato un’istanza, ex articolo 30, per la gestione della parte demaniale, che punta a valorizzare e tutelare la Scala. Per la fruizione bisognerà attendere il parere dell’autorità di bacino. Abbiamo individuato i tecnici – continua – che stanno facendo il proprio lavoro e, quindi, ci aspettiamo l’ok per l’istanza e, poi, pubblicheremo una manifestazione di interesse per affidare la gestione dei servizi”. Dunque, dopo una lunga parentesi fatta di polemiche, contenziosi, incidenti, multe e sequestri, per la Scala dei Turchi si prospetta un futuro nuovo. “La Scala – aggiunge il sindaco di Realmonte – è l’emblema di una Sicilia bella, è una risorsa per il territorio. La Regione ci ha proposto una gestione esclusiva per tutelare un sito meraviglioso. Verrà pensato un modo per salvaguardare e rendere fruibile a tutti il sito che vogliamo sia gestito con oculatezza.” Si attende, dunque, il via libera da parte della Regione. Tra le proposte in fase di valutazione c’è quella di regolamentare il flusso di turisti, consentendo la visita ad un massimo di 50 persone alla volta, per un tempo determinato e non oltre le duemila presenze al giorno. E, poi, anche quella dell’istituzione di un ticket di ingresso, necessario per finanziare i servizi da offrire ai visitatori. Il sindaco di Realmonte non si sbilancia: “E’ prematuro pensare in che modo fruire della Scala – conclude Lattuca – il comune con i servizi che dovrà garantire avrà sicuramente necessità di coprirne il costo. Passo dopo passo si determineranno i particolari, intanto la cosa più importante e che possiamo offrire ai visitatori che arrivano da ogni parte del mondo la possibilità di accedere alla Scala dei Turchi”. Negli anni scorsi con un “atto d’urgenza” la Procura ha ritenuto necessario mettere in sicurezza un sito che “ha una valenza paesaggistica, storica, archeologica, geologica ed e’ molto fragile”. La gente che si assiepava sulla scogliera portava via pezzi di marna, eseguiva graffiti di dubbio gusto, buchi e carotaggi. Poi, qualche mese fa, lo sfregio: la gradinata naturale scavata nella roccia da vento e pioggia imbrattata di vernice rossa e polvere d’intonaco. A lavoro, dopo poche ore, volontari ed autorità, prima per assicurare l’autore del folle gesto alla giustizia, poi, per ripulirla e restituirla più candida di prima.