Trent’anni fa l’uccisione del Sovrintendente Pasquale Di Lorenzo

Il Codacons ricorda il Sovrintendente Pasquale Di Lorenzo, in servizio alla Casa Circondariale di Agrigento. La sera del 13 ottobre 1992 si trovava in contrada Durruelli a Porto Empedocle, in una proprietà dove si dedicava all’addestramento di cani.  Verso le 23 Di Lorenzo uscì dall’abitato, chiuse il cancello e si avviò verso la macchina; a questo punto partirono due colpi dal fucile a canne lunghe esplosi da un killer appostato nei pressi del canile. Pasquale Di Lorenzo cadde a terra e un secondo killer lo finì con altri quattro colpi di pistola. L’omicidio di Di Lorenzo maturò nell’ambito di una strategia terroristica portata avanti dagli appartenenti a “Cosa nostra” nei confronti di operatori della Polizia Penitenziaria, a seguito dell’entrata in vigore dell’art. 41 bis. Di Lorenzo fu scelto come obiettivo simbolo della vendetta mafiosa, che prevedeva l’uccisione di un Poliziotto Penitenziario per ogni carcere della Sicilia; fortunatamente questo progetto criminale fu abbandonato da “Cosa nostra” perché il piano avrebbe avuto come conseguenza una reazione troppo forte da parte delle Forze dell’Ordine. Giuseppe Di Rosa , Responsabile Regionale Dipartimento Trasparenza Enti Locali di Codacons afferma: “Pasquale era e rimarrà per sempre “IL MIO EROE” e mio esempio di vita”.