La Procura di Agrigento ha avanzato cinque richieste di condanna e altrettante di assoluzione a carico di dieci autisti della Tua, l’azienda che si occupa del trasporto urbano nella Città dei Templi, accusati di truffa in concorso e interruzione di pubblico servizio. Un anno e tre mesi di reclusione sono stati chiesti Giuseppe Danile; Vincenzo Falzone; Andrea Russo, Angelo Vaccarello e Giuseppe Lattuca, difesi dagli avvocati Carmelina Cavaleri, Giuseppina Ganci e Gerlando Alonge.
L’assoluzione perchè il fatto non sussiste la richiesta per Maurizio Camilleri; Giuseppe Donisi; Giuseppe Trupia; Michelangelo Nasser e Maurizio Buttigè, difesi dagli avvocati Leonardo Marino, Alessandro Rampello e Daniela Posante. I fatti contestati risalgono al 2017. Il processo è in corso di svolgimento davanti il giudice del tribunale di Agrigento Agata Genna. Si torna in aula il prossimo 9 dicembre. Parallelamente all’inchiesta giudiziaria vi è tuttora in corso un’altra “battaglia” sul fronte del lavoro.
Gli autisti vennero, infatti, licenziati dalla Tua per poi essere reintegrati dal tribunale di Agrigento che dichiarò i provvedimenti illegittimi. Una decisione che venne ribaltata in Appello salvo poi essere annullata (con rinvio) dalla Cassazione.
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