Sono stati rimessi in libertà, e a loro carico applicato l’obbligo di dimora nel comune di residenza nei confronti di due agrigentini, indagati nell’ambito dell’inchiesta denominata “Barbanera”, su un traffico di essere umani dall’Africa alle coste siciliane, in particolare su quelle agrigentine e trapanesi.
La nuova misura cautelare è stata disposta dai giudice della Corte d’Assise del Tribunale di Trapani (presidente Enzo Agate) per Filippo Solina, 53 anni, di Lampedusa, e Salvatore Spalma, 31 anni, di Agrigento. Una decisione presa nel bel mezzo dell’emergenza sanitaria del Coronavirus. Accolta la richiesta del legale difensore, l’avvocato Salvatore Pennica.
I due vennero fermati il 18 gennaio dell’anno scorso, insieme ad altri soggetti, in un blitz condotto dal personale dalla Guardia di finanza, e coordinata dalla Dda di Palermo, su un florido il giro d’affari di un’organizzazione di trafficanti di essere umani, e di “bionde”. Dopo un periodo trascorso in carcere, da tempo si trovavano ai domiciliari.