Quelle numerose persone radunate, soprattutto in via Capitano Callea, e nella zona della rotatoria dell’Itria, avrebbero aggirato i divieti dei Governi nazionale e regionale, per contenere il contagio per l’emergenza del Coronavirus. Infatti, non era stato autorizzato il funerale, ma soltanto una celebrazione liturgica all’interno del cimitero e a porte chiuse.
Ad attenderla, tra gli altri, anche il sindaco di Favara Anna Alba.
Questo avrebbe spinto la Procura della Repubblica di Agrigento ad aprire un’indagine conoscitiva, al momento a carico di ignoti, per verificare perché al ritorno della salma della giovane studentessa di Medicina di Favara, Lorena Quaranta, uccisa dal fidanzato a Furci Siculo, avessero preso parte diverse centinaia di cittadini.
Molti di loro erano assiepati sui marciapiedi, e in strada, anche se i decreti vietano ogni forma di assembramento.
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