Il ritorno di Mary Poppins oltre ad essere un film prezioso e affascinante è soprattutto il ritorno di una parente, o meglio la governante che tutti avremmo voluto avere. Lei- Mary Poppins- dopo tutti questi anni è ancora capace di volare con il suo ombrellino e di trasformare i giorni peggiori con un lieto fine; lei, che fino a ieri cantava “Supercalifragilisticheispiralidoso” oppure “basta un poco di zucchero e la pillola va giù”, oggi torna con le sue stravaganze, le sue stramberie e i suoi esercizi di felicità che aiutano i bambini di ieri e gli adulti di oggi a guardare il bicchiere sempre mezzo pieno.
La tata più magica e affascinante di sempre ha il volto di una bravissima Emily Blunt che, anche se il compito non è stato facile, ha interpretato con grande disinvoltura uno dei ruoli più belli e famosi di Julie Andrews.
Gli anni sono passati dall’ultima volta che il vento dell’est ha soffiato e ha accompagnato Mary Poppins ad entrare nella vita dei piccoli Michael e Jane Banks che ormai sono cresciuti, si sono creati una famiglia, anche se i problemi non hanno tardato ad arrivare: primo tra tutti è la rielaborazione di un lutto, quello della moglie di Michael, al quale si aggiungerà la precarietà lavorativa. Così, all’improvviso il vento ritorna a soffiare sulla grigia Londra a fare volare gli aquiloni e a fare gioire i bambini annunciando sorprese e il ritorno di Mary Poppins dal cielo.
Nella trama di questo film, oltre ai personaggi vecchi con una loro nuova identità, troviamo personaggi nuovi, tra cui una cugina interpretata da Meryl Streep, Colin Firth e Dick Van Dyke, che abbiamo conosciuto nella pellicola del 1964 nel ruolo di Bert, lo spazzacamino amico della protagonista, che qui però avrà un ruolo diverso.
Di certo non mancheranno balli e canzoni, punto di forza del film della Disney del ’64, che anche qui sottolineano l’importanza dei sogni e della fantasia e al contempo ci ricordano che “basta un poco di zucchero” per fare andare via le amarezze della vita.
Il ritorno di Mary Poppins è degno della grande tradizione disneyana e in questo Natale arriva come un abbraccio fatto di ottimismo che trasforma l’impossibile in possibile, per cui ne vale davvero la pena di andare al cinema.