I tombaroli sono tornati ancora una volta a colpire, senza essere visti da nessuno, nei terreni confinanti con il perimetro del sito archeologico di Eraclea Minoa nell’area attorno all’anfiteatro. Complessivamente rinvenuti 20 scavi clandestini – questa volta di piccolo diametro e profondi circa 10-20 centimetri – fatti per razziare reperti archeologici.
I “cacciatori” alla ricerca di tesori antichi e preziosi, nelle ore notturne, si sono intrufolati nell’area recintata e, con l’utilizzo di attrezzi da lavoro, e forse anche di metal detector, hanno praticato dei “fossetti” nel terreno, anche se non vi è alcuna certezza, riuscendo o meno, ad asportare uno o più reperti archeologici.
La scoperta del raid è stata fatta, l’indomani mattina. A formalizzare la denuncia, ai carabinieri della Stazione di Cattolica Eraclea, è stato un dipendente dell’Assessorato dei Beni Culturali della Regione Sicilia. I militari dell’Arma, hanno svolto un sopralluogo e avviato le indagini.
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