Era il 15 gennaio del 1968 quando la terra tremò nella Valle del Belice, una porzione di territorio che comprende le provincie di Agrigento, Palermo e Trapani. La zona fu colpita da scosse di diversa entità, ma la più forte si registrò introno alle ore 03:01 che fece molte vittime.
Ci furono 230 vittime e oltre 600 feriti, moltissime case distrutte e diverse famiglie sfollate. Una situazione di crisi senza precedenti. I soccorritori ebbero difficoltà a raggiungere le zone colpite dal sisma perché le strade furono letteralmente risucchiate ed impossibili da percorrere.
Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago furono completamente distrutte. Pian piano iniziò l’opera di ricostruzione che richiese spese faraoniche non senza forti polemiche. Molti paesi furono ricostruiti in una zona diversa rispetto a dove sorgevano prima.
Nonostante siano trascorsi 50 anni, 200 famiglie vivono ancora senza acqua e senza fogne e quasi 100 aspettano una casa. il Sindaco di Santa Margherita Belice (AG) è andato recentemente a protestare a Montecitorio perché anche in questa legge di Bilancio non sono stati previsti i fondi per la sistemazione di queste famiglie.
Morale della storia: dimenticati da 51 anni.