Quattordici minorenni tunisini si sono allontanati dall’hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa, e hanno danneggiano auto e tentano furti, ma nel giro di poche decine di minuti, sono stati rintracciati e fatti rientrare all’interno della struttura, grazie ai poliziotti della Questura di Agrigento. Alcuni Lampedusani si sono allarmati.
“Allarmismo che però è mancato per il fenomeno dell’elevata presenza di sostanze stupefacenti sull’isola – dice il questore Emanuele Ricifari -. Sono rimasto sorpreso dal fatto che rappresentanti della popolazione isolana, siano rimasti in silenzio per l’operazione dei carabinieri che, ha coinvolto isolani nel traffico e spaccio di stupefacenti; mentre è molto gratificante sapere che tanta gente perbene amante di Lampedusa, sostiene le Forze dell’Ordine nelle azioni di ripristino della legalità”.
Il questore di Agrigento afferma che, “l’apertura ormai prossima del Commissariato di Lampedusa, sarà un ulteriore aumento dei servizi a supporto e garanzia della vita dei cittadini onesti che vivono o trascorrono le loro vacanze sulla splendida isola”. Il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, dopo una riunione al Ministero dell’Interno, ha disposto che, tutti i minorenni, ospiti dell’hotspot, siano trasferiti al massimo entro mercoledì prossimo e che la vigilanza attorno all’hotspot sia raddoppiata; decisione presa in risposta alle preoccupazioni manifestate dagli isolani.
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