Dalla sanità ai rifiuti, dalle infrastrutture al welfare, dai nodi della competitività e dell’attrazione degli investimenti a quelli della burocrazia, del Pnrr e della creazione e sicurezza del lavoro. Sono tante le sfide che attendono il neo inquilino di Palazzo d’Orleans, Renato Schifani. Tutti temi cruciali, questioni per le quali passa il futuro dell’isola. Non ultime ci sono le richieste delle imprese. Vittorio Messina, Presidente di Confesercenti Sicilia, chiede un confronto, ovviamente, quando la giunta Regionale sarà formata. “Siamo pronti a mettere ancora una volta a disposizione il patrimonio della nostra esperienza e conoscenza con elaborazioni ed analisi- scrive Messina- nell’interesse delle categorie economiche da noi rappresentate, per potere contribuire ad un modello di sviluppo sostenibile, ad una irrinunciabile transizione energetica, ad un piano di digitalizzazione che coinvolga il pubblico e il privato, alle tutele per i soggetti più deboli, al superamento delle disuguaglianze sempre più marcate tra le diverse fasce di popolazione, che rischiano di compromettere quel quadro di coesione sociale indispensabile per una crescita equilibrata della regione”. Indispensabile , secondo Confesercenti, “dare stabilità al sistema camerale dell’Isola che recupera margini di incertezza che non consentono di supportare come dovuto le imprese locali. Un’attenzione specifica va rivolta al rilancio dell’apparato produttivo e al commercio nella speranza che finalmente l’Assemblea possa esitare il relativo testo unico che attende ormai la sua approvazione da diversi lustri”. E , poi, c’è il nodo turismo che la pandemia ha fatto scoprire come indispensabile per sostenere il pil della regione al quale contribuiva prima del covid con una percentuale di oltre il 20% rispetto ad una media nazionale del 13%. “Si parla di modello sostenibile di questo fondamentale comparto- dice Vittorio Messina-senza considerare che il turismo va anche sostenuto. Indispensabile risulta dare massima attenzione al sistema sanitario dell’isola. Una volta per tutte, poi, è arrivato il momento di dimostrare di avere un progetto serio per affrontare il ciclo dei rifiuti le cui disfunzioni stanno rischiando di diventare la metafora di comunicazione del nostro territorio. Per ultimo, ma non da ultimo, il nuovo Governo deve dimostrare di sapere gestire le cospicue risorse che oggi sono disponibili, grazie al PNRR”.
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