Il nuovo imperativo è razionalizzare. La linea dettata dall’asp agrigentina vede una riduzione degli operatori in servizio nei centri vaccinali di Agrigento. L’obiettivo è muoversi in direzione di una progressiva razionalizzazione dei centri vaccinali sul territorio in conseguenza della riduzione delle attività. Diversi i punti attivi ma a scartamento ridotto con l’impiego di personale medico e infermieristico che adesso si punta a recuperare spostandolo in corsia. Sulla questione interveniene il deputato e presidente della commissione territorio e ambiente dell’Ars, Giusi Savarino: “Il taglio delle ore agli operatori in servizio nei centri vaccinali, proprio in un momento in cui si registra una ripresa vigorosa delle somministrazioni, ha come diretta conseguenza una grossa difficoltà di gestione dell’utenza in coda negli hub. Per questo chiediamo ai vertici dell’Asp di Agrigento che questi operatori vengano rimessi a pieno regime e così facendo sia garantita la piena operatività e il giusto ritmo della macchina degli hub vaccinali, anche quelli itineranti e di prossimità”. Il parlamentare prosegue: “Se dei tagli devono essere fatti ci auguriamo che vengano fatti su altro, sulle prestazioni aggiuntive ad esempio, ma non sul personale degli centri vaccinali che in questo momento sono una priorità per il nostro territorio. L’apertura del generale Figliuolo alla terza dose del vaccino anche agli over 18 pone l’Asp di Agrigento di fronte alla necessità di mettere tutto il personale di supporto a disposizione”. “Siamo di fronte alla quarta ondata e all’emergere di una nuova variante ed è indispensabile che la campagna vaccinale anti-covid – conclude Savarino – non subisca una battuta d’arresto proprio in questo momento”.