Successo per la festa del vino di Montevago, ritornata dopo due anni di stop forzato dovuto alla pandemia.
La zona belicine a Montevago, sono ricche di eccellenze e di produttori di grande interesse come il produttore di Olio Omodei e le piccole cantine vinicole che stanno nascendo. La Festa de Vino giunta alla 25esima edizione a Montevago è stata una manifestazione interessante. La notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1968 un violento terremoto spezzò centinaia di vite e distrusse interi paesi. Montevago, Santa Margherita del Belice e i territori confinanti cambiarono volto per sempre. Oggi bisogna ammirare la forza e lo spirito di guardare avanti, pur conservando e salvaguardando la memoria. Dopo 54 anni, l’idea di ricostruire la chiesa madre non è solo un progetto ambizioso, ma anche rispettoso dell’identità di una comunità. Montevago e, più in generale, il territorio circostante, sono anche la terra del vino, di cantine piccole e grandi, del biologico e di eccellenti produzioni di olio. Un territorio virtuoso che abbiamo avuto modo di osservare e ammirare da vicino in occasione della Festa del Vino che si è tenuta sabato scorso, tra press tour, degustazioni, convegni e banchi di assaggio. Ricco il programma:
Sabato 10 Settembre, Festa della vendemmia e pigiatura dell’uva nei luoghi della memoria. A seguire la visita ai luoghi della memoria e aperitivo al Baglio Ingoglia. Davvero interessante il Pranzo tra gli ulivi dell’Oleificio Amodeo. Esempio virtuoso di prodotti di qualità, export oltre oceano e turismo esperenziale. Non è mancata una Visita alle Terme Acqua Pia di Montevago e alla cantina La Chiusa. Molto partecipato il Seminario “Donne e vino – imprenditoria femminile settore vinicolo”, intervengono Le Donne del Vino. La sera apertura stand con degustazioni di vini e prodotti tipici locali.