Imparare a riconoscere le situazioni di pericolo e le circostanze che richiedono l’intervento di un adulto o dell’ambulanza, apprendere il funzionamento e l’utilizzo di un defibrillatore e imparare manovre di primo soccorso come il massaggio cardiaco, la disostruzione delle vie aeree e di primo soccorso nel trauma. Sono le principali nozioni presentare agli studenti del Fermi di Agrigento. È progetto di primo soccorso “Le tue mani per una… vita”, percorso formativo “Insegnare tecniche primo soccorso nelle scuole fa la differenza per ridurre drasticamente eventi drammatici”. Sabrina Alaimo, coordinatrice del corso e referente FIDAPA, ha voluto promuovere questo corso d’informazione e prevenzione alla salute del territorio, con l’autorizzazione dell’ASP.
Gerlando Fiorica, Direttore dell’unità di Rianimazione dell’ospedale di Agrigento, afferma: “Lo scopo del corso teorico/pratico è imparare a riconoscere le situazioni di pericolo e le circostanze che richiedono l’intervento di cittadini, apprendere le procedure dell’utilizzo di un defibrillatore e imparare manovre di primo soccorso come il massaggio cardiaco (BLS) e la disostruzione delle vie aeree.” Salvatore Pantalena, coordinatore infermieristico Provinciale SUES 11, ha detto: “La conoscenza delle tecniche di Primo Soccorso può salvare innumerevoli vite – ha ricordato-. Portare questa
conoscenza all’interno degli istituti scolastici significa sviluppare tra i giovani una cultura del primo soccorso per renderli consapevoli che le proprie capacità ed i propri comportamenti possono fare la differenza. In tal modo sarà possibile incrementare sensibilmente la cultura della sicurezza e l’efficacia degli interventi in emergenza: rappresenta una maniera concreta affinché il rischio che si verifichino eventi drammatici, facilmente evitabili, si riduca drasticamente”.
Calogero Perez infermiere di rianimazione affrena: “Il corso è seguito attivamente dagli studenti e hanno partecipato a tutte le manovre che sono state spiegate. È stato un confronto interessante con molte domante effettuate da parte dei ragazzi.” Parole che conferma Sandro Bennici del GI.SE: “Sono state spiegate e applicate le manovre del BLS-D e i ragazzi sono stati molto attenti ed interessati”.