di Michele Bellavia
Cala il sipario sulla serie A2. Va in archivio una stagione di A2 difficilissima e lunghissima (ben 42 partite; le ultime 10 giocate in 35 giorni). La Fortitudo Agrigento si congeda dalla seconda serie nazionale della pallacanestro e torna ufficialmente in B. I biancazzurri, tuttavia, hanno onorato l’impegno fino all’ultimo chiudendo con una vittoria – la settima su dieci partite – sulla San Giobbe Chiusi. Ironia della sorte la stessa compagine affrontata nella finale promozione del campionato di B nel 2021 anch’essa retrocessa. Finisce 84 a 71 per i padroni di casa trascinati da Jacob Polakovich. Sul versante opposto, la San Giobbe non aveva molte pretese, nella consapevolezza che il proprio destino si era infranto nello scontro diretto perso a Nardò. Per i biancorossi buona prestazione di Raffaelli. C’è Lele Caiazza nello starting five di Damiano Pilot insieme ad Ambrosin, Morici, Chiarastella e Polacovich; Giovanni Bassi risponde con Tilghman, Stefanini, Dellosto, Jerkovic e Possamai. Primo quarto ad alti ritmi. Agrigento parte fortissimo trascinata da Caiazza. L’ex Scafati è on fire e trascina i biancazzurri a suon di triple. I primi 10′ vanno in archivio con grande autorevolezza (28-16). Nel secondo quarto cambia poco. Gli ospiti giocano ad intermittenza e con poca convinzione. Qualche buona giocata dei biancorossi non impensierisce i padroni di casa spinti da Cohill e Ambrosin. La Fortitudo ne approfitta per ritoccare ulteriormente il vantaggio alla sirena che manda le due squadre negli spogliatoi (50-34). Nel terzo periodo il canovaccio non cambia con Polacovich gran protagonista. L’americano è implacabile sotto i tabelloni vincendo tutti i contrasti e correggendo a canestro anche i tiri sporchi dei propri compagni. Alla terza sirena la forbice rimane quasi invariata (+15; 69-54). Nell’ultimo quarto Chiusi tenta il tutto per tutto trascinata da Raffaelli. Due triple del capitano biancorosso regalano un mini break di 6 punti. Tuttavia, è un fuoco di paglia. I biancazzurri ci mettono un attimo a mettere sotto ghiaccio il match chiudendo tra gli applausi e grandi rimpianti la contesa. Per la società del presidente Gabriele Moncada è già domani. Adesso si dovranno porre le basi del nuovo progetto biancazzurro e capire da dove ripartire. Qualche certezza (il capitano Chiarastella) e alcuni elementi dell’attuale roster (Meluzzi, Morici, Sperduto e Caiazza) potrebbero rappresentare una buona base in grado di tenere l’ambiente cestistico agrigentino ancora affezionato.
Moncada Energy Group Agrigento 84 – Umana Chiusi 71
Agrigento: Ambrosin, Caiazza, Chiarastella, Morici, Polakovich,Cohill, Fabi, Meluzzi, Pederson, Sperduto, Traorè. All.: Pilot
Chiusi: Dellosto, Jerkovic, Possamai, Stefanini, Tilghman, Chapelli, Gaddefors, Raffaelli, Visintin, Zani. All.: Bassi
Arbitri: Angelo Caforio, Paolo Puccini e Nicolò Bertuccioli.
Note: parziali: 28-16, 22-18, 19-20, 15-17






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