Pazienti psichici maltrattati, umiliati e percossi. Lo hanno scoperto i finanzieri del Comando provinciale di Palermo, in una struttura di gestione della Onlus Suor Rosina La Grua di Castelbuono, convenzionata con l’Asp di Palermo, e che oggi ha portato a 35 misure cautelari emesse da Tribunale di Termini Imerese su richiesta della Procura. Non ci sono solo le torture in questa inchiesta, ma c’è anche la truffa attraverso cui l’amministratore e i soci avevano ottenuto la convenzione con l’azienda sanitaria falsificando la documentazione, ci sono anche episodi di corruzione di un funzionario della stessa Asp. Complessivamente dieci persone sono finite in carcere, sette agli arresti domiciliari, cinque sono sottoposte all’obbligo di dimora nel comune di residenza e tredici sono destinatarie della misura interdittiva del divieto di esercitare attività professionali per un anno. Con lo stesso provvedimento, il Gip ha disposto il sequestro preventivo dell’associazione, ma anche di beni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 6,7 milioni di euro.
Le percosse, le offese, i maltrattamenti erano continui da parte del di chi avrebbe dovuto fornire servizi di riabilitazione a 23 pazienti con gravi disabilità fisiche e psichiche. Senza alcuno scrupolo il personale della struttura ricorreva sistematicamente a punizioni spietate come il digiuno, calci, schiaffi, oppure offese. In alcuni casi gli operatori del centro ricorrevano alla misura estrema lasciare i disabili, tutti affetti da gravi disabilità intellettive e psichiatriche, per ore in quel minuscolo locale chiamato “stanza relax”.
I nomi degli indagati. Ecco chi sono gli indagati nell’operazione “Relax” della Guardia di finanza: in carcere sono stati portati il presidente e legale rappresentante dell’associazione “Suor Rosina La Grua onlus Gaetano Di Marco, catanese di 71 anni, l’inserviente Filippo Morrione, 56 anni, di Castelbuono e otto operatori socio sanitari: Massimo Palmisano, di Caccamo, 40 anni; Agostino Villaraut, di Castelbuono, 37 anni; Romeo Guanera, di Cefalù, 57 anni; Lorenzo Giacalone, monrealese di 45 anni; Paolo Conoscenti, di Castelbuono, 37 anni; Monica Collura, 32enne di Castelbuono; Pietro Butera, 34 anni, di Casteldaccia; Giuseppe Amato, 36 anni, di Castelbuono.
Ai domiciliari: Carla Maria Di Marco, 43 anni, Mascalucia (in provincia di Catania), socia dell’associazione; Vincenzo Prestigiacomo, 65 anni, di Bagheria, collaboratore amministrativo presso l’unità operativa complessa assistenza riabilitativa territoriale dell’Asp di Palermo; Arcangelo Donato Giammusso, 64 anni, di Caltanissetta, direttore sanitario della struttura residenziale per disabili gestita dall’associazione; gli infermieri di Castelbuono Fabrizio Cucco, 34 anni, e Claudia Rezmerita Mocanu, 38 anni; Sabrina Madonia, 33 anni, operatrice socio sanitaria di Castelbuono; Giorgio Muriella, 31 anni, di Caccamo, operatore socio sanitario.
Obbligo di dimora per gli impiegati amministrativi Dario Prestigiacomo, 39 anni, di Bagheria e Rossella Cangialosi, 38 anni, entrambi bagheresi. Obbligo di dimora e presentazione alla polizia giudiziaria per i soci dell’associazione le catanesi Chiara Di Marco, 31 anni, e Cristina Maria Vera Di Marco, 40 anni, e per Antonella Russo, 69 anni, di Furci Siculo (in provincia di Messina.
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