E’ diventato quasi un “caso” il post su facebook dell’assessore comunale di Agrigento, Francesco Picarella, a commento della decisione del Tar di Palermo che per la seconda volta in pochi giorni ha annullato l’ordinanza del sindaco Francesco Micciché che chiudeva le scuole disponendo la Dad. “Domani – ha scritto su Facebook Picarella – si torna in classe con tutte le difficoltà del caso (aule piccole, distanziamento ecc.) solo perché qualcuno non poteva rinunciare alla partita di Burraco”. Un post che ha scatenato polemiche tra chi si è schierato con la valutazione dell’assessore e chi, invece, lo ha ritenuto offensivo. Interviene anche l’ex sindaco di Agrigento, oggi consigliere comunale, Calogero Firetto che afferma: “Le decisioni giudiziarie ci dicono che è legittima l’apertura delle scuole in linea a ciò che accade nel resto del Paese. Rispetto esprimo per i genitori che la pensano diversamente . Anche questa posizione interpreta voglia di tutela per i propri figli. Eppure ciò che oggi più di ogni altra cosa amareggia e risulta nettamente censurabile è l’atteggiamento di chi condanna questo tipo di iniziative con toni offensivi e da bar, tanto più se a farlo sono assessori di una Amministrazione comunale capoluogo e rispetto a posizioni che discendono da provvedimenti giudiziari che hanno legittimato l’azione intrapresa. Un’offesa gratuita e intollerabile verso tante famiglie agrigentine”