Giornata di interrogatori quest’oggi a Villaseta, nella sede dei carabinieri del Nucleo investigativo presente il pubblico ministero Paola Vetro che coordina l’inchiesta sulla scomparsa di Gessica Lattuca, la madre di quattro figli scomparsa misteriosamente da Favara lo scorso 12 agosto.
Oggi, a partire dalle 9,30 le persone informate sui fatti – tutte riunite in attesa di essere chiamate in un’apposita saletta – sono state interrogate a turno nel tentativo di aggiungere nuovi utili tasselli investigativi e risalire con certezza alle ragioni legate alla scomparsa della giovane donna.
Davanti al pubblico ministero Paola Vetro (l’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore Vella) sono sfilati Giuseppina Caramanno, mamma di Gessica, lo zio Alessandro Caramanno, il fratello, Enzo Lattuca, ed una vicina di casa, Maria Stagno, ultima persona ad avere avuto un contatto con la giovane scomparsa.
Gli interrogatori sono finiti alle 18,45 ed hanno avuto un inatteso fuori programma dato che proprio la signora Maria Stagno durante la sua escussione è stata vinta dal panico e si è sentita male. Concluso con qualche difficoltà l’interrogatorio, la donna nello scendere le scale è anche caduta ed è stato necessario chiamare sanitari ed ambulanza per immediati soccorsi e cure.
L’interrogatorio della donna si è rivelato il più interessante, tenuto conto che dal suo telefono risulta nel traffico in uscita una conversazione della durata di qualche minuto verso il numero di Gessica. In un primo momento la donna dichiarò ai carabinieri che chiamò il cellulare della ragazza proprio perchè fu lei a chiederglielo in quanto non trovava il telefono e che fece solo un paio di squilli. Invece, con l’acquisizione dei tabulati telefonici sarebbe emerso che di squilli non ce ne sono stati, semmai una telefonata più lunga di uno squillo con tracce di conversazione.
L’unico indagato per il reati di maltrattamenti in famiglia e soppressione di cadavere rimane FIlippo Russotto ex compagno e padre di tre dei quattro figli di Gessica.
Intanto, il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella e il pubblico ministero Paola Vetro ed i carabinieri, vigileranno sulla riapertura di un loculo del cimitero. Una testimone, una insegnante in pensione, ha infatti riferito che potrebbe essere stato nascosto lì il corpo della ragazza. Ed accusa dell’omicidio anche un insospettabile. Il tentativo sarà fatto giovedì prossimo a spese della donna anche se, da fonti investigative, si apprende che non viene dato molto credito alle sue dichiarazioni, che comunque, saranno valutate attentamente alla ricerca di riscontri.
La vicenda, come è facilmente intuibile, è destinata a riservare ulteriori sorprese.
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