Nicolas Morici saluta Agrigento. Come anticipato dal nostro giornale le strade tra gli argentini e la Fortitudo si dividono. In A2 infatti sono ammessi solo due extracomunitari per cui bisogna lasciare posto agli statunitensi. “Quando sono arrivato al PalaMoncada – dice Morici – mi incutevi un po’ di timore, ma sapevo che quello che provavo io in quel momento lo avrebbero provato anche gli avversari e penso che sia andata proprio così. Non si vince in casa nostra. Ripensare a tutto quello che è successo quest’anno è davvero difficile, tutti i momenti passati scorrono nella mia mente ed ho paura di dimenticare qualcosa. Quest’anno abbiamo ottenuto ciò che volevamo e che meritavamo, siamo stati i migliori. Ed è per tutto questo che mi rattrista il fatto di doverti lasciare. Non voglio che sia un arrivederci, perché tu cara Fortitudo meriti di rimanere in A2, dove per adesso non mi fanno entrare a causa del mio passaporto argentino. Ti porterò sempre con me, così come mi auguro che tu ti ricorderai di quel ragazzo con le scarpe gialle che faceva divertire la gente. Saluti anche di coach Catalani: “Porterò questi due anni tatuati nel cuore, sapendo di aver dato tutto per questi colori, la nostra missione è compiuta. Grazie Agrigento ti porterò sempre nel mio cuore”. Deroga invece per Albano Chiarastella che essendosi formato cestisticamente in Italia ha potuto giocare in A2 pur avendo passaporto Argentino. Catalani e Morici hanno pubblicato sui social delle lunghe lettere di commiato.