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Home » Calcio » Russia 2018: il cammino del Portogallo tutto nel segno di Ronaldo

Russia 2018: il cammino del Portogallo tutto nel segno di Ronaldo

22 Giugno 2018
in Calcio
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Due partite e 4 punti in classifica finora, nel girone che comprende anche la Spagna. Il cammino del Portogallo finora rispetta le aspettative della vigilia da parte dei tifosi lusitani, che sognano il grande exploit sulle ali del loro fenomeno Ronaldo. Ed è iniziato proprio nel segno di Cr7 il mondiale dei portoghesi: tutti i 4 gol messi a segno finora portano la firma di Ronaldo, ma non solo. Il fenomeno del Real Madrid sembra avere in mano l’intero controllo della squadra: dà indicazioni costanti ai compagni sia in fase difensiva che in fase di impostazione, facendosi poi trovare pronto per la stoccata decisiva quando bisogna buttarla dentro.

Una vittoria e un pareggio, ma il gioco ancora latita

Sul piano dei risultati il Portogallo sembra davvero aver capitalizzato al massimo in queste prime due gare del girone B. Contro la Spagna Cristiano Ronaldo ha saputo trasformare in oro praticamente tutte le occasioni che ha avuto, mettendo a segno una fantastica tripletta. Chiunque abbia visto la partita grazie ai servizi di streaming calcio o in tv, avrà potuto notare la superiorità a tratti schiacciante della Spagna, che però ha dovuto cedere un punto agli avversari per merito di un’autentica prodezza di Cristiano Ronaldo. Ma si è trattato, a dir la verità, di una partita strana. Cr7 ha spezzato subito l’equilibrio grazie ad una giocata delle sue: 1 contro 1 nello stretto in area di rigore, e conseguente penalty procurato e trasformato con classe e la giusta dose di esperienza. Poi è venuto fuori il maggior tasso tecnico e l’organizzazione di gioco della Spagna, che per lunghi tratti ha tenuto il pallino del gioco in mano ribaltando il risultato (nel mezzo un altro lampo di Ronaldo). Infine ecco la prodezza  del campione: punizione sotto l’incrocio dei pali per un pirotecnico 3-3 finale.

Nella seconda uscita il Portogallo ha strappato un 1-0 molto sofferto contro il Marocco. Ancora Ronaldo ad aprire le danze con un colpo di testa a inizio gara, poi è sofferenza fino al 90’. Il Marocco spinge sull’acceleratore confezionando anche diverse palle-gol, ma il fortino lusitano resiste. Una vittoria fondamentale in vista dell’impegno di lunedì prossimo contro l’Iran, che determinerà la classifica finale di questo girone. Proprio quell’Iran che è il paese natale dell’imprenditore Karimouee, in serrate trattative per rilevare l’Akragas in serie C. Lo stesso Akragas che aspetta sviluppi per sapere quale ruolo potrà recitare nel prossimo campionato, dopo aver ceduto Navas alla Reggina.

Ma tornando ai mondiali, proviamo a fare un’analisi a livello tattico di queste prime due gare del Portogallo.  Se sul piano dei risultati i lusitani possono ritenersi più che soddisfatti  finora, lo stesso non si può dire per quanto riguarda il gioco. Il 4-4-1-1 scelto da Santos non sembra offrire il giusto equilibrio a centrocampo, reparto in cui non può bastare la fisicità di Carvalho. I vari Bruno Fernandes, Joao Moutinho e Joao Mario sono apparsi troppo leggeri in fase di contenimento e poco reattivi nelle ripartenze, laddove Guedes e Ronaldo avrebbero invece bisogno di maggiore spinta.

Dovrà inventarsi qualcosa di diverso l’allenatore lusitano se vuole portare la sua squadra a recitare un ruolo da protagonista fino alla fine del torneo.  I tifosi portoghesi, dal canto loro, sperano che si possa ripetere il “miracolo” degli Europei di due anni fa, quando la squadra partì balbettando ma finì in crescendo fino a laurearsi campione un po’ a sorpresa.

Possibili scenari dopo il girone

Buttando lo sguardo verso un immediato futuro, si nota che il cammino dei portoghesi si incrocerà agli ottavi di finale, quasi certamente, o con quello dell’Uruguay o con quello dei padroni di casa della Russia. Un accoppiamento tutto sommato abbordabile in entrambi i casi, visto che si eviterebbe di pescare una delle principali favorite al successo finale. Il Portogallo partirebbe favorito sula carta sia contro i russi che contro i sudamericani, ma con ogni probabilità sarebbe preferibile incrociare Suarez e compagni. Seppur dotato di maggior talento individuale infatti, l’Uruguay ha stentato non poco finora, a differenza di una Russia che è partita molto forte e può contare su un intero paese che la spingerà a fare il massimo in questi mondiali.

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