Ad Agrigento tappa del Roadshow 2022, l’iniziativa che si rivolge al mondo del turismo con il tour per la Sicilia . Lo scopo è fare incontrare , operatori del settore del turismo, ma anche per lavorare sin da ora alla nuova stagione turistica in vista del 2023. Workshop B2B per supportare al meglio l’attività di commercializzazione, far incontrare gli agenti di viaggio siciliani con tour operator e albergatori a ridosso delle festività natalizie, veicolando le proposte di viaggio attraverso la fidelizzata rete delle agenzie. Dopo il successo della tappa etnea allo Sheraton Catania, gli oltre 20 operatori turistici protagonisti di questa nuova edizione di Travelexpo Roadshow sono stati ospitati dal Palacongressi di Agrigento. Giovedì 1 dicembre, dopo qualche anno di assenza, Travelexpo Roadshow torna nel messinese e fa tappa all’Eolian Milazzo Hotel (12-15:30) per coinvolgere anche gli operatori delle Eolie. Gran finale venerdì 2 dicembre a Palermo, al Grand Hotel Wagner, (dalle 12 alle 15:30) per la giornata conclusiva e lo scambio di auguri natalizi.
La tappa della città dei templi che ha visto invitati gli operatori del territorio è stata ospitata nel foyer del PalaCongressi. Non una sede qualsiasi, ma anche un pretesto per mostrare la struttura, mai veramente utilizzata per il turismo congressuale, ai vari addetti ai lavori. Ultimamente gestito dall’Ente Parco Archeologico, che grazie ai fondi dei proventi della Valle dei Templi, ha avuto il merito di riaprirlo dopo anni di disuso e mettere mano alla manutenzione ordinaria e straordinaria al tempo della pandemia, è parte della struttura è stata persino destinata ad hub vaccinale per il territorio provinciale. Oggi la sala principale viene utilizzata per spettacoli sporadici e si spera a marzo per il festival del Folklore, in passato tante riunioni politiche ma di congressi nulla. “In Sicilia – commenta l’esperto di turismo Toti Piscopo – abbiamo un difetto, quello di non saper programmare e di pianificare azioni di marketing finalizzati. Purtroppo – aggiunge il giornalista – ci siamo convinti che siamo belli e bravi, ma in realtà non è così. La pandemia ci ha ricordato di questa fragilità ed oggi la concorrenza ancora più agguerrita. Il turismo è un industria che va sostenuto ed alimentato. Bisogna dare un modello organizzativo efficiente che punti sulla qualità”.