Lo stallo nella nascita del governo Schifani tiene bloccati i fascicoli più delicati del momento: si va dal dissesto idrogeologico, ai rifiuti, sui quali la novità è la chiusura parziale della discarica di Siculiana, dai fondi europei, per i quali Bruxelles ha chiesto all’Isola un’accelerazione, al caro-bollette che tiene con il fiato sospeso i siciliani, fino alla manovra di bilancio, che sulla carta dovrebbe vedere la luce entro il 31 dicembre. Forza Italia Sembra che si affiderà al presidente della Regione, a lui spettano le scelte che saranno fatte per la composizione della giunta. Nel corso del vertice con i suoi a Palazzo dei Normanni, convocato dal leader Gianfranco Miccichè, il governatore – riferiscono fonti all’ANSA alla fine della riunione durata poco meno di 2 ore – ha ribadito che i tempi per l’insediamento degli assessori saranno medio-lunghi per via delle verifiche ancora in corso delle schede in alcune circoscrizioni elettorali e che in questa fase ha la necessità di affrontare le emergenze. Schifani ha spiegato che dalla settimana prossima comincerà a scegliere i criteri per la designazione degli assessori. L’idea rimane quella di formare una squadra di assessori-deputati, ma nel caso in cui il governatore non trovasse le competenze necessarie tra gli eletti allora si aprirebbe la possibilità di aggregare «esterni».
Intanto, per assicurare la continuità dell’azione amministrativa, il presidente Schifani ha ritenuto di conferire ai capi di gabinetto degli assessori uscenti – che saranno coadiuvati ciascuno da due unità di personale interno – un incarico a tempo determinato, fino all’insediamento dei nuovi assessori. Il personale esaminerà quotidianamente la posta in entrata e ne curerà il relativo seguito istruttorio, segnalando allo stesso presidente eventuali questioni ritenute indifferibili e urgenti.
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