È cominciato alle ore 14, in Sicilia, lo scrutinio della scheda verde per l’elezione del presidente della Regione siciliana e i 70 deputati dell’Ars, nelle 5.293 sezioni attive nelle nove province dell’isola. I primi dati che verranno diffusi riguarderanno i candidati alla presidenza della regione. Sono in sei a correre per la poltrona di Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione, Renato Schifani, del centrodestra – che un exit pol del consorzio Rai-Opinio, indicherebbe come vincitore – poi Cateno De Luca della coalizione “De Luca sindaco di Sicilia”, quindi Caterina Chinnici, del Pd e della lista Centopassi, Nuccio Di Paola, del M5S, Gaetano Armao, candidato di Azione e Italia Viva, ed Eliana Esposito, candidata di ‘Siciliani liberi’. Per un posto a Sala d’Ercole, sede del Parlamento siciliano, si sono presentati in circa 900.
Per le elezioni regionali in Sicilia ha votato il 48,62 per cento degli aventi diritto, ovvero 2.249.870 votanti su 4.627.146 elettori. Il dato sull’affluenza del 2022 è comunque superiore a quello di cinque anni fa quando era stata del 46,75%.Dai dati definitivi delle 23 di ieri la provincia con l’affluenza più alta è Messina, al 53,4% (nel 2017 era al 51,75%); a seguire Catania col 52,24% (51,56%) e Palermo al 50,14% (46,4%). Questo il dato per le altre province: Siracusa 48,37% (47,56%), Trapani 48,12% (45,43%), Ragusa 47,08% (47,28%), Agrigento al 41,46% (39,63%), Caltanissetta 40,81% (39,83%) e infine Enna al 39,99% (37,68%).
Settanta i deputati dell’Assemblea regionale siciliana che saranno eletti. Così la ripartizione dei seggi: 62 attribuiti con il sistema proporzionale puro e soglia di sbarramento al 5 per cento a livello regionale (16 a Palermo, 13 a Catania, 8 a Messina, 6 ad Agrigento, 5 a Siracusa e a Trapani, 4 a Ragusa, 3 a Caltanissetta e 2 a Enna); 1 seggio spetta al candidato alla Presidenza della Regione eletto e 1 seggio al candidato governatore arrivato secondo nelle preferenze. Infine, 6 seggi vengono assegnati all’interno della lista regionale del candidato presidente (cosiddetto listino): si tratta, in sostanza, di una lista bloccata che funziona da premio di maggioranza e consente alla coalizione collegata al Presidente della Regione eletto di ottenere al massimo 42 seggi all’Ars. I seggi a tal fine non utilizzati sono distribuiti, con criterio proporzionale, alle liste di minoranza che abbiano superato lo sbarramento.