Saracinesche abbassate stamattina in 1.300 centri commerciali di tutta Italia per protestare contro le chiusure del weekend. Una serrata simbolica, di pochi minuti, che ha interessato 30 mila negozi e supermercati. “Chiudiamo perché vogliamo riaprire. Il tempo è scaduto, le misure vanno revocate. Lo chiediamo a nome degli 800mila lavoratori che sono la forza dei centri commerciali”, spiegano esercenti che aderiscono all’iniziativa promossa da ANCD-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC-Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali. (Guarda il video)
Il centro commerciale “Città dei Templi” protesta per riaprire nel weekend: abbassate per 15 minuti le saracinesche
Alle 11.00 di questa mattina tutti i negozi del Centro Commerciale “Città dei Templi” hanno manifestato la loro volontà di riaprire il sabato e la domenica abbassando le saracinesche per 15 minuti.
Un piccolo gesto di protesta che esprime la difficoltà di ripresa dei commercianti che si vedono penalizzati rispetto ai negozi siti al centro città.
Si sa, nel weekend il flusso aumenta, la gente è più propensa all’acquisto e le occasioni di vendita sono maggiori, soprattutto al centro commerciale.
Basterebbe una migliore organizzazione, contingentare gli ingressi affinché ci sia un numero stabilito di persone per consentire a tutti di fare un altro passo verso la normalità.
“Dopo la prima ondata,” -racconta un’operatrice del centro- “alcuni negozi che hanno chiuso per la quarantena, non hanno più riaperto. Non vogliamo fare la stessa fine, ci devono dare una possibilità.”
Troppi posti di lavoro in bilico, troppi stipendi tagliati.
La tutela del lavoro è la preoccupazione più grande, se fosse mal gestita, sarebbe un danno irrecuperabile.
Prendendo parte a questa protesta nazionale, Agrigento si dimostra un tassello di questa Italia che vuole ripartire, a piccoli o grandi passi, purché ci si metta in marcia.
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