La volontà è quella di non avere in giunta assessori che siano anche deputati. Il neo presidente della Regione siciliana, Renato Schifani sembra avere le idee chiare. Una scelta che vuole essere un modo per controllare meglio l’Ars. Il nuovo inquilino di Palazzo d’Orleans ha incontrato i 13 neo deputati regionali di Fratelli d’Italia in un clima che ha definito “costruttivo e sereno”. Il partito della Meloni ha ribadito la richiesta di avere 4 assessorati (uno dei quali con l’incarico di vice presidente della Regione) più la presidenza dell’Ars. Schifani si è riservato una valutazione, lasciando intendere che la presenza di un numero maggiore di gruppi parlamentari rispetto alla scorsa legislatura potrebbe costringerlo a rivedere questi numeri. E, intanto, Giorgia Meloni al lavoro sulla lista dei ministri. Si fanno i nomi anche di siciliani. Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d’Italia, sottolinea che «le urgenze sono tante e molto alte, per cui non c’è tempo da perdere». Tra i nomi che circolano con più insistenza sulla presidenza della Camera c’è proprio quello di Ignazio La Russa. Poi Adolfo Urso (Difesa o Esteri) e l’ex presidente della Regione, Nello Musumeci, pronto a occupare il ministero del Sud o diventarne viceministro. Anche l’ex assessore al turismo, Manlio Messina, figura tra i probabili sottosegretari. Tra i centristi primeggia il nome dell’ex ministro Saverio Romano. In casa Forza Italia l’ex sottosegretario Giorgio Mulè guida un gruppo con Matilde Siracusano, Gabriella Giammanco e Stefania Prestigiacomo. Nella lista non figura l’ex presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. La Lega vuole portare Giulia Bongiorno al Ministero della Giustizia, con Nino Minardo sottosegretario di un ministero da precisare.
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