Ad innescare la protesta è stato l’ennesimo ribasso delle ore lavorative: da 34 a 28. Gli agenti di polizia locale, ex contrattisti con contratto a tempo indeterminato part-time , sono in stato di agitazione e, con una lettera al sindaco, al dirigente della polizia municipale e per conoscenza al prefetto, chiedono di essere trasferiti in altri settori. “D’ora in avanti infatti – scrivono – non aderiremo più allo svolgimento di straordinari, né tantomeno di progetti obiettivo. Il lavoro di agenti di polizia locale non può essere svolto ad un orario ridotto da 28 ore settimanali. In questi anni, le difficoltà e le fatiche affrontate nello svolgimento del servizio non sono stati indifferenti: dalla responsabilità della tutela e sicurezza della cittadinanza e del territorio, ai rischi a cui siamo esposti quotidianamente nel garantire l’osservanza di norme e regole, ai rischi per la salute durante gli estenuanti servizi nelle ore più calde della stagione estiva a San Leone, alle intemperie della stagione invernale. Non per ultimo l‘anno surreale- concludono- trascorso in mezzo alle strade, per evitare assembramenti e contagi Covid-19”.
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