Un Pirandello contemporaneo, intimo ed inedito. È quello che si è svelato ieri sera, nel corso del secondo appuntamento della prima edizione del Pirandello Fest.
L’evento, ideato in occasione del 155esimo anniversario della nascita del grande drammaturgo agrigentino, è stato intervallato da interessanti approfondimenti culturali.
Davanti al Museo Casa Natale Luigi Pirandello, in un serrato dibattito moderato dal giornalista Luigi Mula, autorevoli ospiti si sono confrontati sul tema: “Pirandello ieri, oggi e domani”,
Il primo momento, che ha messo a fuoco l’ultima estate del Premio Nobel, trascorsa nel 1936 ad Anticoli Corrado insieme al figlio Fausto ed al nipote Pierluigi, ha visto la partecipazione di Giovanna Carlino Pirandello, moglie di Pierluigi Pirandello e Presidente della Fondazione Fausto Pirandello, e del direttore del Museo di Anticoli Corrado, Manuel Carrera.
Il secondo, invece, ha visto la partecipazione del già ministro all’agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio e del Presidente dell’ Empedocle Consorzio Universitario di Agrigento, Nenè Mangiacavallo.
I due, che hanno acceso i riflettori sulla candidatura di Agrigento Capitale della Cultura 2025, ed hanno, altresì, posto l’accento sull’eredità culturale e spirituale che Luigi Pirandello ha lasciato al territorio agrigentino, chiave di volta per giungere all’ambito titolo per il 2025. Poi la commovente cerimonia di consegna del premio Pirandello Fest a Nino Bellomo.
Il quasi centenario attore, accompagnato sul palco dal figlio, il regista, produttore e direttore artistico del Teatro Pirandello, Francesco Bellomo, e dall’attore e regista Gaetano Aronica, è apparso in grande forma. Visibilmente emozionato ha recitato a memoria, tra gli applausi del pubblico, la poesia “Casa Romita” di Pirandello., dedicando il premio alla moglie seduta in prima fila. A consegnare il premio è stato l’assessore alla cultura Costantino Ciulla.
Infine, l’atteso debutto agrigentino di “Conversazione (im)possibile”, ideata e scritta da Matteo Collura.
Lo scrittore e giornalista agrigentino, ispirandosi alla trasmissione radiofonica della RAI, Radio 2, del 1974 “Le interviste impossibili”, ha pensato ad una improbabile conversazione tra Luigi Pirandello e Leonardo Sciascia
Per la prima volta ad Agrigento, dunque, e dopo l’anteprima assoluta dell’anno scorso al Teatro antico di Taormina, Luigi Pirandello e Leonardo Sciascia insieme, uno di fronte all’altro. In una dimensione sospesa fra sogno e memoria, eccoli protagonisti di un dialogo sincero, illuminante, chiarificatore.
Al leggio l’autore Matteo Collura, nella parte di Pirandello, e il regista Fabrizio Catalano, nipote di Leonardo Sciascia, nella parte del nonno.
La piacevole, colta ed intensa pièce teatrale è piaciuta al numeroso e qualificato pubblico intervenuto alla manifestazione.
L’evento si è concluso con i saluti dell’assessore alla cultura del Comune di Agrigento, Costantino Ciulla, del Presidente e del direttore generale della Fondazione Teatro Luigi Pirandello, Alessandro Patti e Salvo Prestia.
Grande assente, ma giustificato a causa del Covid, il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, che, collegato telefonicamente da casa, ha voluto salutare e ringraziare il pubblico e gli ospiti.
L’evento è stato fortemente voluto dal Comune di Agrigento e dalla Fondazione Teatro Luigi Pirandello, con il patrocinio del caffè letterario Luigi Pirandello.
FOTO DI COPERTINA DI ANGELO PITRONE