Due anni e sei mesi di reclusione. Questa la pena che un quarantenne disoccupato agrigentino deve scontare perché riconosciuto responsabile di maltrattamenti in famiglia, estorsione e lesioni personali aggravate. L’uomo, cercando di costringere i suoi familiari a consegnargli denaro per comprare la droga, avrebbe ripetutamente picchiato i congiunti.
La pena inflitta all’uomo, per via dei suoi trascorsi giudiziari, non è stata sospesa. Quindi è stato arrestato dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento, in esecuzione di un’ordinanza di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica, e dopo le formalità di rito in caserma, è stato accompagnato alla Casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo” per espiare la condanna.
Dopo mesi d’inferno, lo scorso Natale l’agrigentino è stato denunciato e subito è stato sottoposto a libertà vigilata. Avrebbe però continuato a minacciare e a picchiare i familiari. Diversi gli interventi delle forze dell’ordine e ad un certo punto è stato attivato anche il “Codice rosso”.
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