Si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine degli ingegneri di Agrigento che ha eletto il Direttivo. Il neo presidente è l’Ingegnere Achille Furioso: alle elezioni dei giorni scorsi con 659 voti era risultato il più votato consigliere dell’ordine provinciale degli ingegneri di Agrigento.
Il direttivo è costituito poi da: Jennifer D’Anna Consigliere Segretario, Michele Zambuto Tesoriere. “Innanzitutto vi ringrazio per la fiducia che mi avete accordato- ha detto il neo presidente degli ingegneri- e vi assicuro che farò di tutto per impegnarmi nell’interesse della categoria.
Vi ringrazio poi per la grande dimostrazione di serietà e compattezza che avete dato nell’ultimo periodo, interpretando in maniera egregia il compito che ci é stato assegnato idealmente dal Consiglio uscente a cui va indubbiamente la nostra profonda gratitudine. Ricordo a me stesso che da soli non si va da nessuna parte e che le grandi imprese si compiono stando uniti.
Sono convinto – ha continuato Furioso- che questo Consiglio, che oggi si insedia all’insegna della continuità con il precedente, avrà anche la capacità di migliorare ancora i servizi per i professionisti ed i colleghi iscritti conseguendo obiettivi ambiziosi.
Nei giorni scorsi gli iscritti dell’Ordine di Agrigento hanno dato prova di maturità ed entusiasmo nell’interpretare un momento di alta democrazia interna alla nostra categoria. Infatti, durante l’agguerrita ma leale campagna elettorale, non ho percepito influenze esterne; anzi c’è stata la sola partecipazione attiva degli amici iscritti e ciò va considerata certamente una grande prova di crescita degli ingegneri agrigentini.
Dobbiamo adesso consolidare l’inversione del paradigma, cercando di promuovere un’immagine nuova dell’Ordine come protagonista del Territorio, capace di incidere positivamente sulle Istituzioni, sulla Classe Dirigente e sui vari steakholders per elevare la dignità della nostra professione anche attraverso le più moderne forme di comunicazione.
L’energia che si é sviluppata in questi giorni deve essere trasformata da noi consiglieri in tenacia nel concretizzare quelle iniziative che i nostri colleghi professionisti ci chiedono e direi anche pretendono.
Ci attende un cammino irto e forse non privo di qualche delusione, ma che ho la certezza saremo in grado di percorrere con l’entusiasmo di chi sa che é stato scelto per capacità di fare squadra, qualità morali, etiche, disponibilità nei confronti dei colleghi e senso di responsabilità.
Vista l’esperienza maturata in questi anni vi confesso che l’attuale quadro normativo ordinistico e alcune delle ultime riforme in materia hanno tentato di sminuire il ruolo e le competenze degli Ordini Professionali, ma se sapremo bene interpretare il momento storico di ripresa post-pandemico e le nuove aspettative dei colleghi iscritti e di quelli che riusciremo ad avvicinare, non solo contribuiremo a dare nuovo impulso alla ripresa economica del nostro Territorio, agevolando il lavoro dei professionisti, ma arriveranno anche le meritate e legittime gratificazioni personali a cui ciascuno di noi aspira.
Sono convinto che dobbiamo rimanere con i piedi per terra perché rappresentiamo solo uno dei 9 ordini provinciali della Sicilia, ma non dobbiamo dimenticarci che abbiamo ricevuto l’investitura di quasi 1700 colleghi ingegneri che rappresentano parte integrante della classe dirigente della società e che ci chiedono di dare risposte concrete anche in termini di radicale cambiamento e adeguamento ai tempi che stiamo vivendo.
Da una parte, quindi, vi chiedo di non prefiggervi obiettivi impossibili o meglio incompatibili con il ruolo che abbiamo, ma parimenti vi chiedo di pensare in grande e di immaginare le soluzioni ai problemi ed alle difficoltà che i nostri colleghi incontrano ogni giorno, confidando anche nella nostra capacità di coinvolgimento degli altri Ordini, della Consulta e del CNI: insieme, sono convinto che saremo in grado di incidere positivamente sul Territorio promuovendo il ruolo dell’ingegnere.
Dobbiamo coinvolgere tutti i colleghi cominciando dalle donne e dai giovani iscritti perché hanno capacità ed entusiasmo speciali, tenendo sempre presente l’esempio di buon senso e responsabilità dei colleghi meno giovani che ci hanno rappresentati nei precedenti mandati.
Vi auguro di farvi contagiare dalla stessa passione che ho avuto io nel mettermi a disposizione di tutti gli iscritti, nella consapevolezza che rivestire il ruolo di consigliere é sicuramente un grande onore ma é anche un onere che va affrontato con abnegazione e grande spirito di servizio. Però vi assicuro – ha concluso Achille Furioso- che alla fine del prossimo quadriennio saremo tutti, non solo più ricchi professionalmente, ma soprattutto dal punto di vista umano”.