In due distinte operazioni, il personale della squadra Mobile di Agrigento, guidato dal dirigente Giovanni Minardi, ha arrestato sei soggetti di nazionalità egiziana, ritenuti gli scafisti dell’ingresso illegale di numerosi migranti, conducendo le imbarcazioni che li trasportavano a Lampedusa, e ponendo gli stessi migranti a grave rischio di naufragio. I poliziotti hanno dato seguito ai decreti di fermo di indiziato di delitto, emessi dalla Procura della Repubblica di Agrigento, diretta dal procuratore Luigi Patronaggio, per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina pluriaggravato. Le indagini si riferiscono agli sbarchi di 104 migranti del 14 settembre scorso, e di 65 migranti del 3 ottobre, entrambi sull’isola di Lampedusa.
Gli investigatori della Mobile, superate le difficolta legate alla gestione dell’imponente flusso migratorio, alla difficile situazione sanitaria dettata dalla pandemia da Covid-19, e al timore mostrato dai migranti nel riferire informazioni circa l’identificazione degli scafisti, per paura di eventuali ritorsioni, sono riusciti a ricavare informazioni utili da numerosi migranti, e ricostruito le varie fasi della navigazione, e i diversi ruoli rivestiti dagli indagati. Sono stati identificati i soggetti demandati alla guida del natante, quelli incaricati di dare gli ordini di bordo, costringendo i migranti a trattamenti degradanti, e inumani, sottoponendoli a violenze fisiche, e chi si sarebbe occupato di distribuire cibo, e acqua, durante la traversata.
Continua, anche, l’attività investigativa della squadra Mobile, finalizzata all’identificazione delle organizzazioni criminali, operanti in terra libica, e dedite al traffico di esseri umani.