Folla e grande commozione per i funerali del cardiologo Gaetano Alaimo, 62 anni, ucciso martedì scorso all’interno del poliambulatorio di via Bassanesi. La cerimonia funebre si è svolta nella chiesa Madre di Favara. A salutare per l’ultima volta il noto specialista in cardiologia, oltre a familiari, amici e colleghi, il sindaco Antonio Palumbo, il presidente del Consiglio comunale Miriam Mignemi, alcuni assessori e consiglieri, ma soprattutto erano presenti tantissimi cittadini.
La città di Favara s’è fermata, con bandiere a mezz’asta, e saracinesche abbassate per il lutto cittadino disposto con propria ordinanza firmata dal primo cittadino. La cerimonia funebre è stata celebrata da don Giuseppe D’Oriente. “Una notizia che ha sconvolto tutti – ha detto l’arciprete -, il dottore sapeva parlare ai suoi pazienti sapeva parlare al loro cuore, la sua figura ci verrà a mancare. Penso a tutte le persone che ancora dovevano andare da lui, a tutti quelli che curava. Questi fatti che ci fanno progredire danno senso alla nostra vita, apriamo il nostro cuore al Signore”.
L’ordine dei medici di Agrigento, a margine del rito, ha voluto rendere omaggio al cardiologo leggendo una lettera. Un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro. Nel frattempo, questa mattina, nella sala mortuaria dell’ospedale “San Giovanni di Dio”, il, medico legale Alberto Alongi, incaricato dal procuratore facente funzioni Salvatore Vella, e dal pubblico ministero Elenia Manno, ha effettuato l’autopsia sul corpo senza vita del medico.
Alaimo è stato ucciso da un solo colpo di pistola, che ha perforato polmone e aorta. Ad ucciderlo il bidello di 47 anni Adriano Vetro, suo paziente che si sentiva “preso in giro” per dei presunti ritardi nel rilascio di un certificato medico, indispensabile per il rinnovo della patente.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp