Nel trigesimo della scomparsa del compianto attore e regista Sebastiano Lo Monaco, già direttore artistico del Teatro “Luigi Pirandello”, amici e persone care, tra cui l’ex sindaco Calogero Firetto, il Presidente della Fondazione Teatro Pirandello Alessandro Patti, l’attore Gaetano Aronica, il presidente del parco archeologico Valle dei Templi Roberto Sciarratta e il presidente dell’Ordine degli ingegneri Achille Furioso, hanno reso omaggio alla sua memoria con una messa di suffragio. La cerimonia si è tenuta questo pomeriggio alle 18 nella Chiesa di San Domenico.
“Sebastiano Lo Monaco è stato una grande attore, ha lottato tutta la sua breve vita, ci ha lasciato a soli 65 anni, per affermare il suo modo di essere e di fare teatro, quello di un attore totale e a tutto tondo. Sebastiano voleva fare i grandi personaggi, ma la sua preoccupazione era che lo spettacolo doveva essere degno di tal nome, ci volevano grandi registi, bravi attori, ottimi scenografi e costumisti, perché tutto doveva essere per il Teatro prima che per sé. La propria soddisfazione era completa solo se tutto era di altissimo livello: ‘Il pubblico deve entrare in un albergo 5 stelle’, diceva,” ha ricordato con affetto Barbara Capucci, attrice molto legata a Lo Monaco.
“E’ stato uno degli attori che meglio ha saputo interpretare Pirandello, l’Enrico IV portato in scena da lui è rimasto memorabile, anche per la quantità di repliche in tanti teatri d’Italia. Nel momento in cui mise su la sua compagnia SiciliaTeatro, lavorava dalla mattina alla notte, telefonando, mantenendo rapporti, sorbendosi pranzi e cene che spesso nemmeno gli andavano, facendo viaggi assurdi per incontrare un assessore o un direttore di teatro che doveva convincere a prendere lo spettacolo; faceva insomma quello che fanno coloro che seriamente fanno il suo stesso lavoro di vecchio e sano e faticoso capocomicato,” ha proseguito Capucci, rendendo omaggio al tenace impegno di Sebastiano.
“Sebastiano era un attore ottocentesco, di quelli plastici nel gesto, avvolgenti nel respiro, netti nella dizione, un grande attore di un’epoca antica, aveva il grande respiro della possente declamazione antica della tragedia. In questi ultimi anni, d’estate recitava l’Odissea di Omero davanti al tempio della Concordia, ogni giorno all’alba per numerosi spettatori e turisti, le cosiddette albe teatralizzate, che furono una sua ideazione,” ha sottolineato con emozione l’attrice.
“Sebastiano amava tantissimo questa città e da molti agrigentini riceveva lo stesso amore e affetto, era generoso, sensibile, amava il suo pubblico con cui si intratteneva a parlare sempre con il sorriso sulle labbra anche quando durante le ultime repliche la sofferenza prendeva il sopravvento.
Va ricordata la sua pregevole Direzione Artistica al Teatro Pirandello di Agrigento che ha visto una stagione ricca di spettacoli di altissimo livello e apprezzati da un pubblico numeroso ed entusiasta,” dice ancora Barbara Capucci nel suo toccante discorso.
“Sebastiano se n’è andato il 16 dicembre 2023 lasciando un grande vuoto nelle persone che, conoscendolo, gli hanno voluto bene. Di sicuro adesso è in quel Paradiso che in età avanzata aveva scoperto con amore e devozione, in compagnia del Rosario che si portava sempre in tasca, e nella serenità che sapeva di andare ad abbracciare. Caro Sebastiano il tuo ricordo lo porteremo sempre con noi, nel nostro cuore,” ha concluso con affetto Barbara Capucci, rendendo omaggio al leggendario artista.
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