Si torna a sudare: l’Olimpica Akragas ha ripreso da ieri pomeriggio gli allenamenti in vista dell’inizio del girone di ritorno del campionato di Promozione, in programma il prossimo 6 gennaio con il derby casalingo contro il Casteltermini. Sarà una sfida delicata e molto sentita perché è proprio con i granata del presidente Salvino Sanvito che gli agrigentini hanno subito il punto di penalizzazione che si trascinano dietro dalla prima giornata del campionato, in quanto la società dell’ex presidente Giovanni Amico non era pronta a scendere in campo, (era il 9 settembre) ed era in dubbio anche la partecipazione al torneo. E proprio in quella occasione l’Akragas non si presentò all’appuntamento. In questo modo al Casteltermini sono stati assegnati tre punti a tavolino, mentre gli agrigentini sono dovuti partire dal meno uno. Nel frattempo la società si è rafforzata, ha ingaggiato l’esperto allenatore Giovanni Falsone e, nonostante un andamento incostante, la squadra si ritrova nella zona alta della classifica del girone A di Promozione, a ridosso della zona playoff. Dentro la griglia delle prime cinque c’è invece il Casteltermini che con i 29 punti conquistati è posizionata al quarto posto. Ecco perché la gara assume particolare importanza. Prima della pausa di fine anno, la compagine biancazzurra giocherà una partita amichevole di allenamento, ad ingresso libero, contro il Canicattì, formazione vice capolista del campionato di Eccellenza, girone A e finalista di Coppa Italia di categoria, memorial “Gianfranco Provenzano”, contro il Marina di Ragusa. La gara si disputerà allo stadio Esseneto di Agrigento, domenica 30 dicembre, alle 15. Per l’allenatore Falsone si tratta di ritrovare la società che ha portato in Eccellenza e spera che questa gara possa portare un po’ di fortuna alla sua nuova squadra, appunto l’Akragas. Il Canicattì ha però un collettivo di tutto rispetto ed un “direttore d’orchestra”, cioè l’allenatore, Nicola Terranova, che ha saputo organizzare una squadra competitiva facendo leva sulla forza di Benedetto Iraci, Angelo D’Angelo e Pietro Iacono. Tre nomi, altrettante garanzie per lui e per il suo Canicattì, non a caso la squadra si ritrova nella parte alta della graduatoria, alle spalle del Licata, con un solo punto di stacco ed a più cinque dal forte Sant’Agata, che ha conosciuto la forza dei biancorossi in occasione della semifinale di Coppa Italia, vinta dal team biancorosso per 3 a due. Nell’Akragas giocano alcuni ex del Canicattì: tra questi il fantasista Michele Settecase, il difensore Ignazio Puccio che nell’ultima sfida contro la Gattopardo si è fatto male e l’ultimo arrivato Leandro Cimino, che aveva iniziato col Favara in Eccellenza.
Paolo Picone
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