“Gli agrigentini hanno il diritto di sapere come si intende gestire l’appalto sulla nuova rete idrica di Agrigento: i tempi di realizzazione indicati non sembrano veritieri, e si rischia perciò di perdere il finanziamento”. Lo scrive il consigliere comunale di Agrigento, Lillo Firetto , dopo il question time presentato ad aula Sollano e la cui risposta non è piaciuta. “Sarebbero stati inseriti in progetto lavori già eseguiti dal precedente gestore- continua-. Una duplicazione. Attraverso il progetto non si arriverà a una distribuzione continua.
Gli interrogativi che abbiamo posto, nella nostra qualità, all’amministrazione comunale di Agrigento, per il rispetto che tutti dobbiamo ai cittadini e agli utenti del disastrato servizio idrico, meritano un ulteriore e serio approfondimento, anche alla luce della risposta fornita in aula dell’assessore al ramo.” Ecco tutti i dettagli.
LA TEMPISTICA CONTRATTUALE
E’ emerso che gli elaborati tecnici ed economici posti a base di gara prevedono un tempo di realizzazione delle opere, del tutto irragionevole, per l’entità dei lavori, pari a 300 giorni cioè 10 mesi. Questa previsione, oggettivamente eufemisticamente improbabile, è connessa con la tempistica del finanziamento, ossia il 31 dicembre 2023 e, certamente, non sarà rispettata. Oltre alle questioni attinenti la gara d’appalto in corso, i cittadini meritano di sapere cosa succederà dopo il 31 dicembre, quando i lavori saranno ancora nelle fasi iniziali e non certo conclusi come previsto nel progetto recentemente approvato dal Comune, a seguito di rielaborazione e riduzione.
I LAVORI GIA’ ESEGUITI
Avevamo individuato, da notizie di stampa confermate dai progettisti e non commentate dal gestore, importanti porzioni di rete idrica già oggetto di rifacimento da parte del precedente gestore che pare siano state reinserite nel nuovo progetto attualmente in corso di appalto, in totale spregio del fatto che si tratta di fondi pubblici. L’amministrazione comunale, dimenticando di essere proprietaria delle reti e attribuendo esclusiva responsabilità al gestore, piuttosto che chiedere urgenti e precise spiegazioni a chi ha aggiornato rielaborato il progetto, si limita a giustificazioni prive di logica e di serietà.
LE TURNAZIONI IDRICHE
L’amministrazione non ritiene di dover assumere responsabilità, rispetto a un tema cruciale: dopo anni di proclami, l’assessore di turno viene oggi a raccontare che, alla fine dei lavori finanziati e in corso di appalto, fra 300 giorni e 49 milioni di soldi pubblici investiti, non avremo la distribuzione continua, ma solo un generico “miglioramento della distribuzione”. E’ utile ricordare a chi ci amministra che la distribuzione continua è un risultato raggiunto, da decenni, in ogni parte d’Europa e, più di recente, anche da molte città africane e del cosiddetto terzo mondo. Evidentemente Agrigento, per scelta o disattenzione di chi oggi la amministra, deve restare ben distante dalla civiltà.
Siamo preoccupati dalla palese incapacità di governare, sotto il profilo tecnico e amministrativo, il più importante investimento pubblico che interesserà la città di Agrigento, mentre chiunque ha contestualmente rilevato il grande interesse nella spartizione di posti di potere, a iniziare proprio dalle nomine ad AICA.
Noi non ci stiamo, e invitiamo tutti gli agrigentini a pretendere maggiore trasparenza nella gestione dei fondi pubblici, una qualità accettabile nell’erogazione di un servizio essenziale come quello idrico, nella pretesa e conquista di diritti scontati nel resto del mondo civile.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp