Un progetto che celebra le eccellenze siciliane tra cibo, cultura e turismo
Cibo non è solo nutrimento, sostegno, fonte di vita. È anche racconto, fascinazione, identità, amore per il territorio. Agrigento si prepara a vivere quattro giorni dedicati al gusto, ma non solo: saranno protagoniste le filiere agroalimentari, considerate motore di crescita e identità, con il cibo come mezzo per narrare la storia, i paesaggi e le comunità che abitano questi luoghi.
È questo lo spirito di “Vivere Diodoros – Nutrire i Territori”, uno dei 44 progetti inseriti nel dossier di candidatura di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, organizzato da Zarabbazzara con il patrocinio del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi. L’obiettivo è chiaro: dimostrare come il cibo sia un linguaggio identitario, uno strumento di rigenerazione e un potente attrattore turistico. Il racconto prenderà forma attraverso talk, testimonianze e incontri con protagonisti del settore, per spiegare come le filiere agroalimentari certificatepossano generare economie sostenibili, creando legami profondi tra produttori, comunità locali, cittadini e visitatori.
Il primo appuntamento, intitolato “L’uva che racconta la Sicilia”, si terrà il 20 e 21 agosto. Si comincia celebrando un’eccellenza che profuma di sole e tradizione: l’Uva Italia, tutelata dal Consorzio di Canicattì. Mercoledì 20 agosto, la giornata si apre con una visita alle aziende del Consorzio IGP, pensata per operatori del settore, giornalisti e foodieteller, per scoprire il connubio tra tradizione e innovazione. Al tramonto, alle ore 19, il vigneto figurativo della Valle dei Templi ospiterà il simbolico “Taglio del primo grappolo”, un gesto antico che inaugura la nuova stagione e celebra la ricchezza agricola della Sicilia. La serata proseguirà con una cena a Casa Diodoros, un’esperienza sensoriale in cui i sapori dei prodotti DOP e IGP siciliani racconteranno una storia millenaria. L’ingresso è gratuito, con prenotazione al link: http://bit.ly/4oNbzdF.
Giovedì 21 agosto, l’evento si sposta nel cuore di Agrigento, a Porta di Ponte, dove dalle 19 alle 20.30 saranno offerti assaggi di prodotti IGP. A partire dalle 20, Casa Diodoros ospiterà banchi di degustazione gratuiti delle IGP partecipanti. Anche in questo caso, l’ingresso è gratuito previa prenotazione: http://bit.ly/45llvmT.
Il progetto prosegue in autunno con l’appuntamento “Territori da raccontare”, previsto per il 28 e 29 novembre. Agrigento si trasformerà in un palcoscenico dedicato alle eccellenze siciliane, con stand, show-cooking e masterclassche animeranno le vie della città e i luoghi più suggestivi della Valle dei Templi. Particolare attenzione sarà rivolta agli operatori turistici internazionali, invitati a partecipare a un educational tour tra cantine, frantoi e caseifici locali, con l’obiettivo di creare pacchetti turistici che uniscano archeologia e sapori, seguendo l’esempio virtuoso del Parmigiano Reggiano, che ha trasformato i suoi caseifici in vere e proprie mete turistiche.
A completare il programma, un panel di esperti nazionali nel campo del turismo e dell’agroalimentare discuterà il ruolo del cibo come strumento di narrazione turistica, sottolineando come autenticità e qualità siano gli ingredienti fondamentali per un turismo sostenibile e di successo.
«Il legame tra terra e territorio, tra produttori e cittadini, tra identità e narrazione è stato centrale fin dall’inizio del dossier di candidatura di Agrigento Capitale Italiana della Cultura» – spiega Maria Teresa Cucinotta, presidente di Agrigento2025 – «L’agroalimentare** è un motore di sviluppo e un volano di attrazione per chi desidera vivere un’esperienza autentica. Le produzioni d’eccellenza certificate rappresentano un valore che muove l’economia, tutela il paesaggio e rafforza l’identità del territorio».
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