“A fronte dello sbarco di oltre 2000 persone in 24 ore solo a Lampedusa, le uniche certezze sono che l’Unione Europea non farà nulla e che non è più sostenibile sotto alcun profilo – né economico, né sociale – il modello di porti aperti agli scafisti del governo Conte con i conseguenti numeri ingestibili di immigrati clandestini a carico del nostro Paese”. Lo afferma l’eurodeputata della Lega Salvini Premier Francesca Donato.
“Come l’esperienza dovrebbe averci ormai insegnato – continua Donato – dall’Ue non possiamo aspettarci alcuna soluzione o aiuto sul fronte immigrazione. È dunque fondamentale ed indifferibile che il governo Draghi affronti prontamente l’ennesima emergenza migranti con un approccio rigoroso e sostenibile, non più ipocritamente ‘distratto’ come in passato”.
Per la parlamentare leghista a Bruxelles “in gioco ci sono troppi delicati aspetti: dalla prospettiva di ripartenza turistica di Lampedusa e dell’intera Sicilia, alla sicurezza sanitaria e sociale fino ad arrivare alla lotta alla criminalità. Non ultimo, il problema dell’imponente fardello dei costi della gestione dell’accoglienza, che tra navi-quarantena, pratiche amministrative, hotspot e assistenza varia ha assunto dimensioni gigantesche: costi coperti a suon di nuove tasse o tagli per i servizi ai cittadini”.
“Il percorso di contenimento degli sbarchi e di regolamentazione dei flussi, iniziato dagli ex ministri dell’interno Minniti e Salvini, va ripreso e implementato per riportare le politiche migratorie nell’alveo della legalità e della sostenibilità” conclude l’esponente della Lega.
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