I magistrati della Dda di Palermo hanno chiesto il rinvio a giudizio a carico di trenta indagati coinvolti nella maxi inchiesta antimafia “Xydi”. L’operazione del Ros, che il 2 febbraio scorso, ha colpito il mandamento di Canicattì che sarebbe stato gestito dall’imprenditore mafioso Giancarlo Buggea e dalla compagna e avvocato Angela Porcello che, si è poi cancellata dall’Ordine. La donna avrebbe veicolato i messaggi del boss Giuseppe Falsone, ristretto al 41 bis, agli altri componenti della cosca, messo a disposizione il suo studio privato per riunioni di mafia, e fatto da cassiera del mandamento. Tra gli altri indagati anche due poliziotti, all’epoca in servizio al Commissariato di Canicattì, e un appuntato della polizia Penitenziaria. L’indagine che ha stretto anche il cerchio sull’ultimo superlatitante di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, avrebbe pure svelato i componenti della nuova Stidda, che si sarebbe contrapposta alla famiglia di Cosa Nostra.
L’avviso di conclusione delle indagini, siglato dai pm Geri Ferrara, Gianluca De Leo e Francesca Dessì, era stato firmato per: Angela Porcello, 51 anni; Matteo Messina Denaro, 59 anni; Giuseppe Falsone, 51 anni; Giancarlo Buggea, 51 anni; Luigi Boncori, 69 anni; Luigi Carmina, 56 anni; Simone Castello, 72 anni; Antonino Chiazza, 52 anni; Diego Emanuele Cigna, 22 anni; Calogero Di Caro, 75 anni; Vincenzo Di Caro, 40 anni; Pietro Fazio, 49 anni; Gianfranco Roberto Gaetani, 53 anni; Antonio Gallea, 64 anni; Giuseppe Giuliana, 56 anni; Giuseppe Grassadonio, 50 anni; Annalisa Lentini, 40 anni; Calogero Lo Giudice, 47 anni; Gaetano Lombardo, 65 anni; Gregorio Lombardo, 67 anni; Giovanni Nobile, 60 anni; Antonino Oliveri, 37 anni; Calogero Paceco, 57 anni; Giuseppe Pirrera, 62 anni; Santo Gioacchino Rinallo, 61 anni; Stefano Saccomando, 44 anni; Giuseppe Sicilia, 42 anni; Calogero Valenti, 56 anni; Giuseppe D’Andrea, 51 anni e Filippo Pitruzzella, 61 anni.