Parla di “infiltrazioni gravissime di Cosa nostra negli apparati dello Stato strumentalizzati per fini apparentemente nobili, in realtà volte ad alleggerire il rigore della detenzione dei mafiosi” il Gip del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, che ha convalidato il fermo del Radicale Antonello Nicosia finito in manette lunedì per associazione mafiosa. Il riferimento è ai rapporti di Nicosia con la deputata Giusy Occhionero, di cui l’uomo era collaboratore parlamentare.
Convalidati i fermi anche degli altri 4 indagati nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Passepartout”, realizzata, all’alba di lunedì, dal personale del Gico della Guardia di finanza, e dai carabinieri del Ros. Restano in carcere oltre a Nicosia, anche il boss di Sciacca Accursio Dimino, Luigi e Paolo Ciaccio, e Massimo Mandracchi, accusati di favoreggiamento. Il Gip ha inviato nuovamente il fascicolo a Palermo.