Il Gup del Tribunale di Palermo, Ivana Vassallo, dopo aver dichiarato utilizzabili tutte le intercettazioni, ha ammesso alla costituzione di parte civile del Comune di Canicattì, della Cgil di Agrigento e del Centro Pio La Torre, al processo scaturito dall’operazione antimafia “Condor”, che ha fatto luce sulla riorganizzazione di Cosa nostra e Stidda nella parte orientale della provincia di Agrigento e che rappresenta l’ideale continuazione dell’inchiesta “Xydi”. Il blitz, eseguito nove mesi fa dai carabinieri del Comando provinciale di Agrigento e dai militari del Ros, portò all’arresto di nove persone. La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 15 imputati
Quattro dei quindici imputati hanno preannunciato tramite i rispettivi legali la richiesta di accedere al rito abbreviato: si tratta di Ignazio Sicilia, 48 anni di Favara; Luigi Montana, 40 anni di Ravanusa; Domenico Lombardo, 31 anni di Favara e Salvatore Curto, 39 anni, di Canicattì. L’accusa è sostenuta in aula dal sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, Claudio Camilleri. Si torna in aula il 16 ottobre.
Oltre ai 4 imputati che hanno chiesto l’abbreviato, altri undici rischiano il rinvio a giudizio: Pasquale Alaimo, 54 anni, di Favara; Baldo Carapezza, 27 anni, di Agrigento; Francesco Centineo, 38 anni, di Agrigento; Antonio Chiazza, 37 anni, di Canicattì; Gioacchino Chiazza, 62 anni, di Canicattì; Giuseppe Chiazza, 51 anni, di Canicattì; Salvatore Galvano, 52 anni, di Agrigento; Francesco Genova, 43 anni, di Palermo; Giovanni Cibaldi, 35 anni, di Licata; Rosario Patti, 59 anni, di Palma; Nicola Ribisi, 42 anni, di Palma di Montechiaro e Giuseppe Sicilia, 43 anni, di Favara.
Devono rispondere, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e danneggiamenti a mezzo incendio. Il blitz, denominato “Condor” è scattato nella parte orientale della provincia e fra Licata, Palma di Montechiaro, Canicattì ma anche Favara ed Agrigento.
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