Scandagliando i fondali i sommozzatori della Guardia costiera di Lampedusa hanno localizzato il barchino affondato il 7 ottobre scorso, a circa sei miglia dalla più grande delle Pelagie, e sopra i corpi di dodici, dei diciassette dispersi, del naufragio. I cadaveri sono stati ripresi da un robot sottomarino. Nelle prossime ore si tenterà il recupero. Anche se per completare le operazioni, tempo permettendo, occorreranno diversi giorni.
Il barchino è quello colato a picco, dopo l’arrivo delle motovedette della Guardia costiera, quando alcuni dei migranti a bordo cominciarono ad agitarsi provocando il ribaltamento e il successivo affondamento dell’imbarcazione. Tredici le salme recuperate, tutte di giovani donne di origine ivoriana, e tra loro una bambina, ventidue i superstiti. Adesso l’avvistamento delle altre vittime, donne, bambini e anche un neonato.