Liquami in mare a San Leone, scatta l’allarme inquinamento
Mareamico: “Servono interventi urgenti, rischio per ambiente e salute”
Nuovo episodio di inquinamento lungo la costa di San Leone. Dopo le abbondanti piogge degli ultimi giorni, le condotte delle acque bianche hanno riversato in mare liquami provenienti dal sistema fognario cittadino. La denuncia arriva dall’associazione ambientalista Mareamico Agrigento, che ha documentato il fenomeno con immagini e video diffusi sui social.
Secondo i volontari, i reflui misti alle acque piovane si sono riversati direttamente nel mare, in corrispondenza della zona balneare di fronte al porticciolo turistico, creando una chiazza scura e maleodorante. “È l’ennesima dimostrazione – sottolineano da Mareamico – della fragilità del sistema fognario e della mancanza di interventi strutturali”.
A confermare le criticità è Danila Nobile, presidente del Consiglio di amministrazione di Aica, la società che gestisce il servizio idrico. “Il problema si accentua in occasione di eventi meteorici di particolare intensità – spiega –. Serve individuare le cause e attuare interventi definitivi per evitare che si ripetano episodi di questo genere”.
Dal Comune, intanto, arriva la rassicurazione che il fenomeno è stato già segnalato alle autorità sanitarie. Resta però la preoccupazione per le conseguenze ambientali e per l’immagine turistica di una delle località balneari più frequentate dell’Agrigentino.
Mareamico chiede un piano straordinario di interventi per mettere in sicurezza il sistema di smaltimento delle acque bianche e reflue, spesso al centro di segnalazioni e polemiche. “Non è più tollerabile – avverte l’associazione – che ad ogni pioggia San Leone debba fare i conti con liquami a mare e rischio inquinamento”.
Il caso riaccende il dibattito sulla necessità di investimenti strutturali, capaci di garantire sicurezza sanitaria e tutela del mare, anche in vista della stagione turistica. Leggi anche: Agrigento, prima pioggia e il lungomare di San Leone finisce sott’acqua
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