La stretta relazione tra esseri umani e porcellini d’India, anche detti cavie, risale al 5000 aC. Inizialmente lo scopo della loro addomesticazione era l’utilizzo come fonte di cibo. Vivevano soprattutto sulle basse pendici delle Ande, l’equivalente dei conigli, le lepri, i ricci o i ghiri nelle campagne e nei boschi in Italia. La situazione iniziò a cambiare solo nel XV secolo quando vennero introdotti dai mercati in Europa: è proprio in questo momento che infatti, da fonte di cibo, divennero un animale da compagnia da amare e ammirare. La loro popolarità crebbe molto velocemente, e dagli animali originali si svilupparono tante nuove razze differenti.
Possono variare molto tra loro, dalle varietà più esotiche a pelo lungo fino a quelle a pelo corto più facili da allevare, e che sono anche quelle che si trovano più comunemente oggi nei negozi di animali. Il risultato è stata la fondazione di diverse organizzazioni per l’allevamento da parte degli appassionati. Ci sono vari corpi governativi che si occupano di stabilire standard per questi gruppi locali. Ognuno di questi ha ovviamente i propri standard di perfezione che determinano quali razze possono partecipare alle mostre di bellezza. Ogni razza ha i propri tratti distintivi, ed è interessante notare che le specie più famose di porcellini d’India da compagnia sono spesso le meno presenti tra gli allevatori da competizione.
Razze più popolari
Queste sono le razze a pelo corto, gli Abissini, i Peruviani e gli Sheltie (o Silkie), allevate per essere dei buoni animali da compagnia, al di là degli standard, e questo li rende delle ottime scelte per molti proprietari. Sicuramente la razza più popolare nei negozi di animali è il porcellino d’India Americano, conosciuto anche come cavia inglese.
La cavia inglese
Si presenta in grande varietà di colori come crema, nero, bianco o maculata. Potrebbero anche presentarsi in mix di due o tre colori. Sono sicuramente la scelta migliore per chi decide di prendere per la prima volta un porcellino d’India hanno un temperamento gentile, sono resistenti ed è facile occuparsi di loro.
Il porcellino d’India peruviano
La cavia peruviana è il capostipite di tutte le razze a pelo lungo odierne. Il pelo cresce di continuo, a volte anche oltre i 50 cm. Questo sicuramente fa aumentare la quantità di tempo necessaria per la toelettatura, elemento che bisogna prendere in considerazione prima di adottarli. Non sono raccomandati se prendete un porcellino d’India per la prima volta, la gran parte dei Peruviani vengono curati da un professionista per far sì che il loro pelo sia sempre in ordine. I Peruviani selezionati per le mostre di bellezza devono avere due rosette di pelo su entrambi i lati del posteriore così da creare l’altezza e densità ideale. Il pelo dei porcellini d’India peruviani è morbido e liscio, il pelo si divide al centro della schiena andando verso la testa.
Porcellino d’India olandese
Ci sono anche altri porcellini d’India a pelo corto. Uno molto popolare è quello olandese, subito riconoscibile dal pelo nero con chiazze bianche sul muso e un segno distintivo sul dorso simile a quello del coniglio olandese. Da prendere in considerazione è anche il porcellino d’India crestato, con un ciuffo di pelo sulla sommità della testa.
L’Abissino
Conosciuto in particolare per il suo pelo variopinto, ha un pelo che cresce su tutto il corpo a ciuffi o piccoli ricci per non più di 2,5 – 5 cm. Non ha bisogno di grande manutenzione ma non gli fa certo male una spazzolata ogni tanto. Il porcellino d’India Abissino ha in genere 8 ciuffi, uno su ogni spalla, quattro lungo la schiena, due sui fianchi e due sul posteriore. Possono presentare colori, forme e dimensioni molti diversi. Sono amichevoli, entrano subito in contatto con i loro padroni, sono ideali come primo animale domestico.
Lo Sheltie o Silkie
Lo Sheltie ha il pelo lungo, sempre rivolto indietro verso il corpo e mai sul muso come per il Peruviano. A differenza di questo, il quale ha il pelo che cade come una tenda tutto intorno al corpo, lo Sheltie ha una lunga cascata di pelo sulla parte posteriore. Anche questo porcellino d’India ha bisogno di cure extra per via del suo peso.
Questa ovviamente è solo una guida iniziale, ci sono tanti e tanti altri tipi di porcellini d’India, come il Rex dal pelo arruffato o il Textel dal pelo riccio, così come nuove razze che nascono di giorno in giorno, in particolare la piccola cavia senza pelo.
Di recente sono stati introdotti in questo mondo due tipologie di porcellini senza pelo. Il primo è il Baldwin, completamente senza pelo, il secondo è lo Skinny, che ha giusto un po’ di pelo sulla testa, sulle zampe e sul muso. Nel passato entrambe queste razze erano usate per le ricerche in laboratorio. Non hanno in realtà bisogno di attenzioni aggiuntive rispetto alle cavie con pelo corto, oltre ad avere una elevata sensibilità alla temperatura. Di solito però riescono a vedersela da soli, semplicemente mangiando di più per regolare il calore del loro corpo e il metabolismo. Ora, non so voi, ma considerando il loro triste passato, penso proprio che possano mangiare una foglia di lattuga in più… Voi che ne dite?